HARRY
POTTER O HOWARD
PHILLIPS?
Alzi la mano chi non ha mai
sentito parlare di Harry Potter. Ok nessuno. Alzi la mano chi ha letto almeno
alcuni dei libri o visto uno dei film. Ok, qualcuno c’è. Il mondo magico creato
da J. K. Rowling ha attratto molti bambini (e adulti) in tutto il mondo con le pagine
dei suoi romanzi - un'impresa che pochi avrebbero previsto dopo i vari rifiuti
che i suoi dattiloscritti incontravano, ma poi a un certo punto tutto è
cambiato! Ma ha fatto tutto da sola? La Rowling suggerì che Harry Potter entrò nella sua
mente completamente formato mentre viaggiava sui treni e così sfornò sette
libri da cui furono tratti otto film che in seguito la resero milionaria. Ma il
maghetto Harry Potter è entrato nella sua mente così di punto in bianco? Non ne
abbiamo certezza alcuna, dobbiamo fidarci ma non possiamo esimerci da notare
alcune curiose coincidenze con un testo poco noto di H.P. Lovecraft che da il
titolo a una raccolta di racconti intitolata “La Stanza Sbarrata ” (The
Shuttered Room) pubblicato postumo nel 1959 dalla Arkham House in cui aleggiano
una serie di similitudini con le storie della Rowling.
A prima vista le opere dello
scrittore del New England H.P. Lovecraft e i romanzi di H.P. della scrittrice
inglese J. K. Rowling non hanno nulla in comune. Però leggendoli attentamente
emergono alcune curiose coincidenze anche se la Rowling non ha mai
menzionato H.P. Lovecraft tra le sue influenze. Prendiamo il racconto “La Conca delle Streghe” (Witches'
Hollow) scritto da Lovecraft e Derleth, in cui il personaggio principale, un
maestro, si trasferisce da una zona rurale del Massachusetts e incontra uno
studente promettente—quasi un piccolo genio—che rifiuta di studiare, dicendo
che è la volontà di suo padre a cui obbedisce senza fare domande. Ah! Il
giovane in questione si chiama Andrew Potter. Il giovane mister Potter è un po'
un enigma: si iscrive alla quinta elementare, ma per capacità potrebbe
facilmente passare direttamente alla seconda o terza media.
L'insegnante chiede in giro per
la città della strana famiglia del ragazzo e dopo vari dinieghi il proprietario
di un negozio, con uno sguardo enigmatico gli chiede: “Non hai mai sentito
parlare del vecchio mago Potter?”
Si tratta solo di una coincidenza,
o anche a voi è venuto in mente che Andrew Potter possa essere il prototipo di Harry
Potter?
Nel racconto originario la
soluzione sembra essere nel contato con una “pietra” appesa al collo del
ragazzo che deve essere tolta per annullare l’incantesimo che suo padre ha
lanciato su di lui. “Queste pietre… portano i sigilli... degli dei antichi” si
dice nella storia. Dopo le domande dell'insegnante sulle pietre, che considera solo
“superstizioni”, la risposta che ottiene è: “Se la pietra non ha senso, non ha
potere. Se non ha potere, non può influenzare il giovane Potter.”
Non sappiamo se l’autrice del
maghetto più famoso del mondo ha letto “Witche’s Hollow” certo è che il primo
libro della Rowling si intitola “Harry Potter e la pietra filosofale!”
Nella stessa raccolta di storie
di H.P. Lovecraft c’è un altro racconto scritto sempre in collaborazione tra Lovecraft
e Derleth, “L’ombra nell’attico” (The Shadow in the Attic) dove un certo Adam
Duncan eredita dal suo eccentrico zio una casa con un tetto spiovente; lo zio è
un uomo molto temuto. “Chi potrebbe emettere più di un timoroso sussurro sui poteri
oscuri sotto il comando di Uriah Garrison?” si afferma nella storia riferndosi
al vecchio zio deceduto, frase questa in cui Uriah Garrison potrebbe essere tranquillamente
sostituito da Lord Valdemort. In ogni modo nel racconto un vicino di casa vede
la bara e dubita che contenga il corpo di Garrison. Suo nipote Duncan Ashe,
pardon Adam Duncan, nel frattempo, si ritira nella biblioteca dello zio, piena
di libri antichi e moderni sulla stregoneria. E in questi libri scopre le
annotazioni fatte dal suo misterioso avo, che gli fanno scoprire che suo zio
aveva un forte interesse nei succubi e nel cercare di mantenere l'essenza vitale
da un'esistenza all'altra. Questa essenza, anima o forza vitale sembra molto
simile all’horocrux di Harry Potter: l’essenza di Lord Valdemort collocata in
vari oggetti protetti magicamente per poterla recuperare dopo la sua morte. Ed
ecco che così Adam Duncan—scusate Duncan Ashe è un personaggio della saga di
Harry Potter—deduce che probabilmente suo zio stava cercando di prendere il
controllo di un nuovo corpo espellendo la forza della vita all'interno e
sostituendola con la propria essenza. Insomma un po’ come Lord Voldermort…
Ma continuiamo con il racconto “L'orrore
nella campata centrale” (The Horror from the Middle Span), in cui Derleth elabora
un’idea di Lovecraft. Siamo nel 1948 e un pronipote si reca in Massachusetts
per reclamare la casa e la proprietà abbandonate di suo zio Septimus Bishop,
scoparso 19 anni prima—Septimus come Septimus Weasley della Rowling. Nel corso dei suoi sforzi per trovare la casa,
il protagonista incontra cittadini piuttosto scontrosi: il suo avo non era
molto amato anzi era molto temuto dai locali.
Soprattutto un certo Tobias
Weasley, pardon Whateley, che gli racconta che Septimius è stato assassinato
dai vicini.
Nella ricerca della casa il
protagonista trova alcune lettere e una di queste lo attira particolarmente. Ed
è interessante per noi soffermarci sul nome di chi ha scritto la lettera in
questione.
La lettera misteriosa che attira
l’attenzione del pronipote si conclude con: “Saluti nel nome di quello che non
deve essere nominato.” (in inglese, Who is Not To Be Named).
Anche qui ritorna in mente uno
dei punti di forza della Rowling in quanto solo Harry Potter chiama Lord
Valdemort per nome. Tutti gli altri ne hanno paura e non osano pronunciare il
suo nome “colui che non deve essere nominato” (in inglese, He Who Shall Not Be Named).
Insomma la Rowling ha tratto
ispirazione dalle opere di H.P. Lovecraft?
Harry Potter sta per H. P.
Lovecraft?
Queste qui elencate sono
probabilmente tutte coincidenze, personalmente ho una conoscenza limitata dei
testi della scrittrice inglese, forse esistono prove ben più evidenti, forse
no, ma mai dire mai…
La
sensazione che ho però è che la
Rowling non è entrata in Diagon Alley da sola ma seguendo le
orme di H.P. Lovecraft.