giovedì 10 gennaio 2019


LA PALUDE OSCURA

Forse non tutti sanno che H. P. Lovecraft non era un musone contro il mondo e contro la vita ma che, oltre ad avere decine di amici e centinaia di corrispondenti, era solito compiere quelle che oggi definiremo esplorazioni urbane e suburbane. Era attratto da luoghi antichi e misteriosi e uno di questi era rappresentato dalla Palude Oscura. Stiamo parlando di un luogo a una quarantina di chilometri da Providence, che visitò più volte nel 1923, dato il mistero gravava sulla Palude sia con il suo amico James F. Morton, che con il suo amico scrittore Clifford Martin Eddy, Jr. Prendiamo dalle parole stesse di Lovecraft una breve descrizione della vicenda.

«…È stata una cerca del grottesco e del terribile—la ricerca per la Palude Oscura, nel Rhode Island del nordest, della quale Eddy aveva sentito alcuni sussurri locali tra i villici. Si dice che sia molto isolata & molto strana & che nessuno l’abbia mai attraversata a causa delle buche insidiose e insondabili, e degli alberi antichissimi i cui grossi boli crescono così strettamente insieme che il passaggio è difficile e l'oscurità è onnipotente: anche a mezzogiorno; e altre cose, di cui le grida semi-umane delle linci rosse sono udite nella notte dai contadini vicino al bordo, sono il minimo. È un posto molto particolare, nessuna casa è mai stata costruita a meno di due miglia da esso. I pastori vi si riferiscono con molta evasività, nessuno di essi può essere indotto a guidare un viaggiatore attraverso la palude. Anche se pochi intrepidi cacciatori e taglialegna spinti dalle loro vocazioni si attardano a volte ai suoi margini. Giace in una conca naturale circondata da belle basse colline, lontane dalla strada frequentata e nota da neppure una dozzina di persone fuori la contea. Anche a Chepachet, il villaggio più vicino solo due persone ne hanno sentito parlare Eddy raccolse delle voci nella taverna di Chepachet in una squallida sera d'autunno quando i cacciatori si raccoglievano intorno al fuoco e raccontavano storie degli scoiattoli e dei conigli che hanno abbandonato quel luogo e sono fuggiti nelle pianure del Connecticut. Un uomo molto anziano ha detto che La Cosa dimora nella palude… E che La Cosa era viva ancora prima che arrivasse l'uomo bianco. Un uomo molto vecchio, con un acciarino ha detto che La Cosa si trasferì nella Palude Oscura e che di tanto in tanto tira fuori il suo collo dall’abisso infinito sotto il quale La Cosa ha la sua tana ancestrale. Ha aggiunto che suo nonno gli disse nel 1849, quando era ancora molto piccolo, che La Cosa era già lì quando i primi coloni arrivarono e che gli indiani credevano che La Cosa era sempre stata lì. L’uomo anziano con l’acciarino era l’unico dei presenti che sembrava aver sentito parlare della Palude Oscura.”
Parole queste che sono degne di un racconto e che fanno volare la fantasia, ma di quanta fantasia stiamo parlando? Stiamo parlando di un luogo reale od onirico come spesso accade con i racconti del Sognatore di Providence?

La Maledizione della Palude Oscura
Il nome è appropriato perché andando in loco ci si accorge che è davvero oscura e che gli alberi rigogliosi bloccano i raggi del sole. E inoltre la nomea di questo posto è ben azzeccata dato che si trovano varie storie riguardo la palude. Questa è una zona in cui si può cacciare e si consiglia di mettere il gilet arancione quando ci si avventura per evitare di essere colpiti accidentalmente, ma è difficile trovare cacciatori nei pressi della Palude Oscura, ci sono testimonianze di scomparse di uomini che si erano avventurati nella palude per cacciare e che non sono mai più tornati. Alcuni sono scomparsi nelle pozze nere e melmose sono scomparsi per sempre. L’origine della reputazione terribile della Palude Oscura è avvolta nelle nebbie del tempo. Ci viene in aiuto il sito web Stonewings sulle tradizioni del New England che riporta una testimonianza oculare della vicenda che riportiamo integralmente: «“gli uomini andavano lì a cacciare” Ruth E. Scott mi disse nel 1996 “e non li vedevi più tornare”
Ruth, 80 anni quando parlai con lei, mi ha detto che la Palude Oscura ha un terribile reputazione da sempre. Gli incidenti accadono, naturalmente, e la maggior parte della gente direbbe che si tratta di casualità se qualcuno si incammina nella palude e cade in una buca e annegata. Ma altri sussurravano che una creatura, o forse uno spirito malvagio, abitava nelle torbide profondità e, come Grendel, banchettava con le anime sfortunate che erano passate per la sua strada.
Poche persone hanno dato credito a queste storie, ovviamente, ma la vicenda raggiunse le orecchie di uno scrittore di riviste pulp di Providence.
Lovecraft il 4 novembre del 1923, quando Ruth aveva sette anni, incontrò un paio di visitatori arrivare alla fattoria di suo nonno. Lei mi ha detto che era troppo piccola per ricordare la visita. Ma in quei giorni non molti avrebbero riconosciuto Howard Phillips Lovecraft o il suo amico lo scrittore horror Clifford Eddy. Nel 1923 Lovecraft non era altro che un attaccabrighe di città alla ricerca di una fiaba. Era alla ricerca della Palude Oscura e pare che lui e Eddy non la raggiunsero mai. Dopo aver camminato per sette miglia da Chepachet (Lovecraft riferì otto e mezzo), raggiunsero la casa di Ernest Law, il nonno di Ruth, e girarono intorno. Questa è approssimativamente la strada che seguirono:
I loro viaggi nella natura selvaggia di Chepachet devono essere stati un'avventura. Gli è costato ogni 35 centesimi per andare lì con il treno.

Molti dei luoghi in cui Lovecraft e Eddy si sono fermati possono ancora essere visti.

La casa di Fred Barnes si trova ancora all’angolo di Putnam Pike (Route 44) e Sprague Hill Road. Barnes, non f in grado di aiutare Lovecraft ma gli disse di cercare James Reynolds, che abitava poche miglia più avanti.
Lovecraft scrisse che lui e Eddy si fermarono per un pranzo alla Cody’s Tavern. Probabilmente intendeva Cady’s, che ancor oggi serve cibo e bevande nello stesso edificio. (Lovecraft sostenne che la taverna risaliva al 1683, ma questa invece è di almeno un secolo dopo.  Due secoli orsono sembra che la taverna di Hezekiah Cady, fosse un luogo pericoloso e non tranquillo secondo i parrocchiani.
Dopo pranzo Lovecraft e Eddy svoltarono a sinistra lungo Reynolds Road (Route 94), per raggiungere poco dopo la fattoria di James Reynolds.
Reynolds disse loro di prendere a destra alla biforcazione in cima alla collina. Se I due fossero andati invece a sinistra avrebbero raggiunto la Palude Oscura in meno di due miglia. Ma Reynolds stava facendo la cosa giusta inviandoli verso la fattoria di Ernest Law, dato che Law possedeva il terreno su cui sorgeva la Palude. Era suo diritto negare loro l’accesso, per la loro sicurezza.  Così com'era, Lovecraft fu colpito da Law. Come Lovecraft riferisce in una lettera che scrisse pochi giorni dopo, il geniale Law disse loro ciò che conosceva.
Il signor Law "ci ha informati che la Palude Oscura si trova nella lontana conca tra due delle colline che abbiamo visto".
Un po’ di confusione c’è ancora riguardo l’ultima casa in cui Lovecraft si fermò. Il presidente della Glocester Heritage Society, Edna Kent, esperta della storia della città, riferisce che si trattava di una casa sulla collina di fronte alla stazione di pesatura di cervi sulla Route 94. Questa casa oggi non esiste più, neppure le fondamenta e alcuni suoi vecchi legni marcescenti si stanno ormai trasformando in terreno ai margini di una radura.
Ma c’è anche un altro edificio a poca distanza da questo sito, ancor più vicino dalla Route 94, che secondo molti è stata la casa di Law. Gli atlanti del 1870 indicano che i Law vivessero in entrambe le case.
Lovecraft apprezzerebbe il grande seguito che ha oggi. I fan e gli appassionati vanno regolarmente in pellegrinaggio nei luoghi da lui frequentati. La Palude Oscura è uno di quelli in cima alla lista anche se forse Lovecraft non l’ha poi mai raggiunta o se lo ha fatto si è tenuto per sé cosa vi ha scoperto…