sabato 22 gennaio 2011

Lovecraft precuroser di Icke e dell'Archeologia proibita




“I teosofi hanno intuito l’imponente grandezza del Ciclo Cosmico, del quale il nostro mondo e la razza umana costituiscono solo episodi transitori”  ecco come Lovecraft ne Il richiamo di Cthulhu nel 1926 dimostra con grande stile, tutta la sua grandezza di precursore dell’Archoleogia Proibita. Risulta difficile negare che le tematiche Lovecraftiane, volte a descriverci i celati ma ben determinati tentativi di una civiltà non umana nel conquistare il dominio del mondo non abbiano delle inquietanti similitudini con gli attualissimi libri di David Icke.
In molti ormai sono convinti che sia in atto una grande menzogna, in molti, soprattutto all’estero si rendono conto che è in atto una celata, ma terribile battaglia per il controllo dei nostri Paesi, delle nostre case, delle nostre vite e dei nostri pensieri ed abitudini ad opera di razze non umane mischiate agli umani. Eppure decenni orsono Lovecraft ci faceva sapere che esiste una “affinità della Matematica Superiore con certe credenze e fatti Magici trasmessi attraverso i secoli da una antichità inenarrabile , umana e pre-umana, la cui conoscenza del cosmo e delle sue leggi era superiore alla nostra”  e che “Einstein ha torto, che certi oggetti e certe forze possono spostarsi a una velocità superiore a quella della luce” ma anche che “esiste una verità velata dall’immemorabile allegoria del TAO”  Cfr.  I sogni della casa stregata e Colui che sussurrava nel buio.
Lovecraft aveva la strabiliante capacità di anticipare dibattiti e misteri archeologici quanto mai attuali. Ed quindi ecco il valoroso esploratore visitare per primo la millenaria “Città senza nome”, nel deserto dell’Arabia, le cui rovine avevano proporzioni e dimensioni inquietanti ed irrazionali, anche questo da un racconto ricavato da un sogno di Lovecraft, ecco allora che vengono alla mente le mura ciclopiche di Sacsahuaman in Perù, dove, nei tunnels sotterranei sono state scoprirà migliaia di mummie di esseri rettiliformi simili a coccodrilli, ibridi intelligenti che avevano dominato la Terra “prima che l’Africa emergesse dal mare” La città senza nome. Ma la descrizione dei Lovecraft non è simile con quella stupefacente di Erodoto tratta dal suo libro sugli Egizi? “...costruirono perciò un Labirinto, che si trova poco oltre il Lago Meri presso la città detta dei coccodrilli (Coccodrillopoli)...il labirinto supera veramente anche le Piramidi  ...vi sono due serie di stanze, metà sotterranee, metà superiori:sono tremila in totale... quelle superiori le ho viste, quelle sotterranee i sovrintendenti egiziani non me le vollero assolutamente mostrare, affermando che vi si trovavano i sepolcri dei Re che avevano anticamente costruito questo Labirinto e dei Coccodrilli sacri” Storie.
Robert Temple ne Il Mistero di Sirio sostiene che “il resoconto del Grande Labirinto è in sé meraviglioso e, a quanto ne so, non è stato spiegato in modo convincente da nessuno”
Ma Lovecraft ci aveva provato suggerendoci definitivamente che i sogni travalicano il mondo razionale, permettendo di osservare contemporaneamente eventi del passato e del futuro. Esattamente quello che capitava a lui. Manca solo la descrizione della città millenaria scoperta dalla spedizione in Antartide nel racconto Le montagne della Follia,  ma le montagne le hanno trovate veramente pochi mesi fa, per anticipare, di decine d’anni anche in questo caso, le ipotesi dell’Ammiraglio Flavio Barbiero e dei coniugi Flem-Ath riguardanti l’ubicazione di Atlantide in Antartide, e chiudere il cerchio delle sue profezie.