sabato 23 novembre 2019

LA TOMBA DI H.P. LOVECRAFT


Molte delle storie di Lovecraft si svolgono a Providence, o nei suoi dintorni e incorporano luoghi reali che possono ancora essere visitati al giorno d'oggi. In particolare, il racconto “La Casa Evitata” e il romanzo “Il Caso di Charles Dexter Ward” si basano sulla storia e sullo scenario di Providence per promuovere la loro azione, ma in nessuno di questi  non viene citato lo Swan Point Cemetery.
A noi però interessa non solo perché è il più famoso cimitero di Providence fondato nel 1846, prima i defunti si seppellivano nei giardini delle case—da cui anche il famoso racconto “La Casa Evitata”—ma perché qui che si trova la tomba di H. P. Lovecraft. Siamo su Blackstone Boulevard, e il sito è molto vittoriano, più un parco che un camposanto, con panchine e prati.
Ma se è facile raggiungerlo, in auto o con i mezzi pubblici, non è affatto semplice trovare la tomba di Lovecraft. E noi ci siamo fatti aiutare da questa splendida mappa disegnata dal proprietario del rinomato negozio Lovecraft Art & Science che si trova all’Arcadia.







Seguendola non è difficilissimo riuscire a trovare la lapide di Howard Phillips Lovecraft, ma non è comunque semplice districarsi in questo enorme luogo.


C’è chi afferma che Lovecraft infesti la zona, il 15 marzo di ogni anno i suoi fan si recano a tributare la sua grandezza e sperano di percepirne la presenza. Sono state riportate apparizioni dello stesso Lovecraft. Si ritiene che frequenti sempre il suo tributo e in qualche modo dia un segno della sua presenza. Ad esempio, un anno uno scoppiettio improvviso durante la cerimonia è stato preso come un segno della sua presenza. Un altro anno, si è verificata una breve nevicata, anche se non è difficile immaginare una Providence sotto la neve il 15 marzo!



La lapide che si vede oggi è lì solo dal 1977 quando un gruppo di appassionati l’acquistò e la fece posizionare in sua memoria. Pare incredibile, ma Howrd Phillips Lovecraft fino a quel momento non aveva un suo ‘segno’ nel cimitero essendo citato solo sul monumento di famiglia dei Phillips. Così la lapide, un blocco di granito senza pretese, fu incisa con il nome di Lovecraft, le date della sua nascita e morte e la caratteristica frase "I AM PROVIDENCE", come da una riga di una delle sue lettere personali. 
Ogni giorno gli addetti del cimitero trovano sempre decine di nuovi oggetti portati in pellegrinaggio che, a mio avviso non dovrebbero essere solo rimossi, ma dovrebbero entrare a far parte di una raccolta straordinaria di testimonianze d'affetto!






La lapide di Lovecraft:
HOWARD PHILLIPS
LOVECRAFT
AUGUST 20, 1890,
MARCH 15, 1937.
'I AM PROVIDENCE

Un riposo disturbato
Anche se si trova nelle vicinanze, il corpo di Lovecraft non è effettivamente sotto la sua lapide, cosa che era evidentemente sconosciuta alla persona o alle persone che, nella notte del 13 ottobre 1997, apparentemente cercarono di riesumarlo.
Il tentativo di furto del corpo di H. P. Lovecraft è stato scoperto la mattina del 14 ottobre da una guardia di sicurezza dello Swan Point. Era profondo circa un metro e poi in qualche modo era stato improvvisamente interrotto.
Gli scavatori si sono semplicemente arresi o erano stati spaventati?
A parte il buco stesso, l'unica prova che hanno lasciato alle spalle fu un'unica impronta.

Una volta stabilito che nessuna bara o cripta era stata violata, la polizia ha permesso agli inservienti di riempire la buca. Ad oggi nessuno sa, per ragioni di sicurezza, dove si trovi precisamente sepolto il corpo di Howard Phillips Lovecraft.





La lapide della famiglia Phillips:
WINFIELD S. LOVECRAFT
1853 - 1898

HIS WIFE
SARAH S. PHILLIPS
1857 - 1921

THEIR SON
HOWARD P. LOVECRAFT
1890 – 1937


Per andare a omaggiare il Sognatore di Providence, l’ingresso al cimitero di Swan Point è gratuito e ci si impiega, se non ci si perde, una quindicina di minuti per arrivarvi a piedi dall’ingresso principale. La zona di vostro interesse è quella del Lot 5, Group 281, Swan Point Cemetery, 585 Blackstone Boulevard, Providence (401) 272-1314. Coordinate googlemaps o gps: 41° 51.244N, 71°22.864W


sabato 16 novembre 2019

Strano Monumento: un Antico Culto?


Venerdì 23 agosto del 2013 i dipendenti del Paseo Grill nel bizzarro distretto di Paseo di Oklahoma City, sono stati accolti da uno spettacolo misterioso: un pilastro di cemento, che assomiglia a una piramide stretta, senza cima, con su un’usurata placca metallica che riportava un inquietante messaggio:
“Nel Anno di Nostro Signore 2012 Creer Pipi ha reclamato questa terra per Azathoth.”

Avvicinandosi allo sconcertante pilastro si rimane ancor oggi colpiti dal silenzio inquietante che sovrasta la zona e seppur questo quartiere artistico di Oklahoma City, abbia ben accolto il monumento di cemento, approssimativamente modellato, del peso di circa 200 chili, a distanza di anni i residenti sono ancora perplessi.






Quanto vedete in foto è apparso misteriosamente sul prato del Paseo Grill.

Ciò che rende più strano questo artefatto, oltre alla sua comparsa improvvisa, è la placca apposta sul monolito, che come detto recita:

“Nel Anno di Nostro Signore 2012 Creer Pipi ha reclamato questa terra per Azathoth.”

Azathoth?

Il dio idiota e cieco che dorme sognando al centro dell’universo inventato (?) da  H. P. Lovecraft?


Le origini di questo monolito sono una leggenda locale. Come accennato sembra sia apparso un venerdì mattina nell'agosto del 2013 e da quel momento ad Oklahoma city non si è parlato d’altro.

Chi è Creer Pipi?
Chi è Azathoth?
È perché questo monolito è stato messo qui?

Alcune risposte sono arrivate più rapidamente di altre.

Azathoth sembra essere proprio quel dio dei racconti di Lovecraft che è talvolta visto come il dio del caos. La prima menzione del Sognatore di Providence appare nel 1919 quando scriveva su una lettera semplicemente “AZATHOTH - Nome orribile.”

Risalire a chi fosse questo ‘Creer Pipi’ è stato un po’ più complicato, ma non troppo. È stata la gente del quartiere a realizzare che il nome era l’anagramma di Eric Piper, un artista locale che in seguito si prese il merito di aver ideato la stele e, sebbene negli anni il monumento sia stato spostato e sostituito da altre opere d'arte, alla fine è tornato al suo posto nel prato a forma di triangolo davanti alla bisteccheria. Oggi è ancora lì.

Come gran parte del mito lovecraftiano, Azathoth è sempre e solo accennato nelle sue storie, una lo scrittore lo descrive come il “dio cieco idiota Azathoth, Signore di tutte le cose, circondato dalla sua orda cadente di ballerini insensati e amorfi” ma i residenti sembrano perplessi di vedere omaggiato l'orrore cosmico e in fondo non vorrebbero che fosse lì. Insomma non fa piacere a nessuno che “il Dio Cieco e Idiota”, “Il Caos finale” e il “Demone Sultano” possa essere così a un tiro di schioppo, no?

Secondo lo studioso dei Miti di Cthulhu Robert M. Price Azathoth è un nome composto da due termini biblici: Anathoth (la città di Geremia) e Azazel (un demone del deserto a cui si sacrificavano capre e ovini—citato da Lovecraft in “L’Orrore di Dunwich”.
Price indica anche il termine alchemico ‘Azoth’, che è stato utilizzato nel titolo di un libro di Arthur Edward Waite (apparentemente e fondatore della Golden Dawn),  come modello per il mago Ephraim Waite nel racconto di Lovecraft “La Cosa sulla Soglia”.


Ma la prima storia di Lovecraft a citare Azathoth è stata “La Ricerca Onirica della Sconosciuta Kadath” pubblicato solo dopo la morte del Sognatore di Providence ma scritto tra dicembre e gennaio del 1927:
         “Al di fuori dell’universo ordinato, in una dimensione preclusa perfino ai sogni; c’è un’amorfa abiezione, un nucleo condensato di caos abissale che gorgoglia blasfemità al centro dell'infinito: Azathoth, il demone-sultano il cui nome nessuna bocca osa pronunciare, colui che non conosce limiti, l'affamato che mastica in continuazione dentro inconcepibili oscure caverne oltre il tempo e lo spazio, ninnato dal battito ossessivo di empi tamburi e dal monotono pigolare di flauti maledetti.”

Che qualcuno abbia voluto tenerselo buono?

giovedì 7 novembre 2019

HARRY POTTER O HOWARD PHILLIPS?





Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di Harry Potter. Ok nessuno. Alzi la mano chi ha letto almeno alcuni dei libri o visto uno dei film. Ok, qualcuno c’è. Il mondo magico creato da J. K. Rowling ha attratto molti bambini (e adulti) in tutto il mondo con le pagine dei suoi romanzi - un'impresa che pochi avrebbero previsto dopo i vari rifiuti che i suoi dattiloscritti incontravano, ma poi a un certo punto tutto è cambiato! Ma ha fatto tutto da sola? La Rowling suggerì che Harry Potter entrò nella sua mente completamente formato mentre viaggiava sui treni e così sfornò sette libri da cui furono tratti otto film che in seguito la resero milionaria. Ma il maghetto Harry Potter è entrato nella sua mente così di punto in bianco? Non ne abbiamo certezza alcuna, dobbiamo fidarci ma non possiamo esimerci da notare alcune curiose coincidenze con un testo poco noto di H.P. Lovecraft che da il titolo a una raccolta di racconti intitolata “La Stanza Sbarrata” (The Shuttered Room) pubblicato postumo nel 1959 dalla Arkham House in cui aleggiano una serie di similitudini con le storie della Rowling.

A prima vista le opere dello scrittore del New England H.P. Lovecraft e i romanzi di H.P. della scrittrice inglese J. K. Rowling non hanno nulla in comune. Però leggendoli attentamente emergono alcune curiose coincidenze anche se la Rowling non ha mai menzionato H.P. Lovecraft tra le sue influenze. Prendiamo il racconto “La Conca delle Streghe” (Witches' Hollow) scritto da Lovecraft e Derleth, in cui il personaggio principale, un maestro, si trasferisce da una zona rurale del Massachusetts e incontra uno studente promettente—quasi un piccolo genio—che rifiuta di studiare, dicendo che è la volontà di suo padre a cui obbedisce senza fare domande. Ah! Il giovane in questione si chiama Andrew Potter. Il giovane mister Potter è un po' un enigma: si iscrive alla quinta elementare, ma per capacità potrebbe facilmente passare direttamente alla seconda o terza media.
L'insegnante chiede in giro per la città della strana famiglia del ragazzo e dopo vari dinieghi il proprietario di un negozio, con uno sguardo enigmatico gli chiede: “Non hai mai sentito parlare del vecchio mago Potter?”
Si tratta solo di una coincidenza, o anche a voi è venuto in mente che Andrew Potter possa essere il prototipo di Harry Potter?

Nel racconto originario la soluzione sembra essere nel contato con una “pietra” appesa al collo del ragazzo che deve essere tolta per annullare l’incantesimo che suo padre ha lanciato su di lui. “Queste pietre… portano i sigilli... degli dei antichi” si dice nella storia. Dopo le domande dell'insegnante sulle pietre, che considera solo “superstizioni”, la risposta che ottiene è: “Se la pietra non ha senso, non ha potere. Se non ha potere, non può influenzare il giovane Potter.”
Non sappiamo se l’autrice del maghetto più famoso del mondo ha letto “Witche’s Hollow” certo è che il primo libro della Rowling si intitola “Harry Potter e la pietra filosofale!”
Nella stessa raccolta di storie di H.P. Lovecraft c’è un altro racconto scritto sempre in collaborazione tra Lovecraft e Derleth, “L’ombra nell’attico” (The Shadow in the Attic) dove un certo Adam Duncan eredita dal suo eccentrico zio una casa con un tetto spiovente; lo zio è un uomo molto temuto. “Chi potrebbe emettere più di un timoroso sussurro sui poteri oscuri sotto il comando di Uriah Garrison?” si afferma nella storia riferndosi al vecchio zio deceduto, frase questa in cui Uriah Garrison potrebbe essere tranquillamente sostituito da Lord Valdemort. In ogni modo nel racconto un vicino di casa vede la bara e dubita che contenga il corpo di Garrison. Suo nipote Duncan Ashe, pardon Adam Duncan, nel frattempo, si ritira nella biblioteca dello zio, piena di libri antichi e moderni sulla stregoneria. E in questi libri scopre le annotazioni fatte dal suo misterioso avo, che gli fanno scoprire che suo zio aveva un forte interesse nei succubi e nel cercare di mantenere l'essenza vitale da un'esistenza all'altra. Questa essenza, anima o forza vitale sembra molto simile all’horocrux di Harry Potter: l’essenza di Lord Valdemort collocata in vari oggetti protetti magicamente per poterla recuperare dopo la sua morte. Ed ecco che così Adam Duncan—scusate Duncan Ashe è un personaggio della saga di Harry Potter—deduce che probabilmente suo zio stava cercando di prendere il controllo di un nuovo corpo espellendo la forza della vita all'interno e sostituendola con la propria essenza. Insomma un po’ come Lord Voldermort…
Ma continuiamo con il racconto “L'orrore nella campata centrale” (The Horror from the Middle Span), in cui Derleth elabora un’idea di Lovecraft. Siamo nel 1948 e un pronipote si reca in Massachusetts per reclamare la casa e la proprietà abbandonate di suo zio Septimus Bishop, scoparso 19 anni prima—Septimus come Septimus Weasley della Rowling.  Nel corso dei suoi sforzi per trovare la casa, il protagonista incontra cittadini piuttosto scontrosi: il suo avo non era molto amato anzi era molto temuto dai locali.
Soprattutto un certo Tobias Weasley, pardon Whateley, che gli racconta che Septimius è stato assassinato dai vicini.
Nella ricerca della casa il protagonista trova alcune lettere e una di queste lo attira particolarmente. Ed è interessante per noi soffermarci sul nome di chi ha scritto la lettera in questione.
La lettera misteriosa che attira l’attenzione del pronipote si conclude con: “Saluti nel nome di quello che non deve essere nominato.” (in inglese, Who is Not To Be Named).
Anche qui ritorna in mente uno dei punti di forza della Rowling in quanto solo Harry Potter chiama Lord Valdemort per nome. Tutti gli altri ne hanno paura e non osano pronunciare il suo nome  “colui che non deve essere nominato”  (in inglese, He Who Shall Not Be Named).
Insomma la Rowling ha tratto ispirazione dalle opere di H.P. Lovecraft?
Harry Potter sta per H. P. Lovecraft?
Queste qui elencate sono probabilmente tutte coincidenze, personalmente ho una conoscenza limitata dei testi della scrittrice inglese, forse esistono prove ben più evidenti, forse no, ma mai dire mai…

La sensazione che ho però è che la Rowling non è entrata in Diagon Alley da sola ma seguendo le orme di H.P. Lovecraft.