mercoledì 28 aprile 2021

 LO STRANO TRIANGOLO 
LOVECRAFT-JACKSON-BRAITHWAITE 2/3




Quindi se la lettera privata in questione era figlia del clima razziale di quegli anni in America—anche se c’era un’evidente rabbia contro Braithwaite c’era però da analizzare la questione riguardo i gatti. Parlando con S. T. Joshi ho cercato di chiarire l’aspetto del gatto. Ma quale aspetto del gatto direte voi?

In una rarissima lettera nella liasion amorosa tra Lovecraft e Winifred Viriginia, il padre di Cthulhu il 7 ottobre del 1921 scrive a Winifred Virginia Jackson:

 

Sono anche contento del volantino descrittivo di Braithwaite. William Stanley è certamente a capo dei critici americani della poesia, come del resto avevo capito prima dalle recensioni di Transcript. Quando un minuscolo gattino nero carbone venne a trovarmi nel 1918 lo chiamai "William Stanley Braithwaite" e gli lasciavo masticare anche carte importanti e altro con la naturale distruttività di un critico letterario. Ma questo William Stanley mi ha abbandonato dopo il 1919: deve aver trovato le mie “poesie” sgradevoli. Vorrei sapere cosa ne è stato di lui!

Erano frecciate alla Jackson? Sapeva della loro storia? Probabilmente sì dato che lo stesso tipo di allusioni Lovecraft le faceva a Bloch quando con un pizzico di sarcasmo e invidia gli scriveva alludendo alle sue molte muse dattilografe, giovani e belle.

Nel merito Joshi stesso non ha compreso se questo gatto fosse reale e se il riferimento a Braithwaite fosse esplicito, ma io credo di sì. In quanto in quegli anni Lovecraft e Braithwaite lottavano per conquistare il cuore della Jackson. Infatti Lovecraft in una lettera a sua zia nomina quel gatto.

Ora l’idea che i gatti fossero soprannominati in senso dispregiativo da Lovecraft con intenti razziali peggiorativi delle persone nere non credo sia assolutamente corretta. Lovecraft amava i gatti più degli altri animali, erano i suoi preferiti, li riteneva più saggi e antichi degli uomini, quindi tutto ciò va confutato con forza.

A questo punto dovremmo parlare dell’affair amoroso tra Lovecraft e la Jackson, ma lasceremo al saggio Howard  Phillips Lovecraft & Winifred Virginia Jackson questo interessante compito.

Qui basti dire che nessuno sa come Braithwaite e la Jackson si conobbero. In Winifred Virginia Jackson—Lovecraft’s Lost Romance Wetzel & Everts affermano che la Jackson era interessata a entrambi gli uomini e che aveva una relazione con Braithwaite, sposato dal 1903 e che aveva già sette figli. La storia amorosa (?) con Lovecraft che vedremo in Howard  Phillips Lovecraft & Winifred Virginia Jackson era cominciata probabilmente nel 1915-16 quando i due si conobbero, pian piano condivisero sempre più doveri editoriali e ruoli di leadership nel giornalismo amatoriale  fino almeno al 1921. Da quest’anno in poi lei e Braithwaite, che già si conoscevano e con cui la Jackson aveva come detto già una relazione, divennero anche partner commerciali alla BJ Brimmer Company. Curiosamente quindi la lettera razzista di Lovecraft appare proprio nel 1918 quando probabilmente gli fu chiara la liason della sua amata anche con Braithwaite.

 

Braithwaite

Detto questo sia Lovecraft che Braithwaite condividevano non solo un apprezzamento estetico verso Winifred Virginia, si diceva che la Jackson fosse bellissima e che dimostrasse meno anni di quelli che aveva, ma anche un sentimento amoroso corroborato anche dalla stima verso la Jackson come poetessa. Si pensi che entrambi scrissero valutazioni critiche che lodavano le sue opere: Lovecraft in riviste amatoriali e Braithwaite in forma più ampia attraverso le sue antologie. Curiosamente anni dopo Lovecraft ha richiamato l'attenzione sulle lodi di Braithwaite verso la Jackson:

 

The United takes pride in the distinguished recognition just accorded its premier poetess, Winifred Virginia Jackson; recognition of a degree hitherto gained by no other amateur journalist. Four poems of Miss Jackson’s, “Fallen Fences”, “Miss Doane”, “The Farewell”, and “Cross-Currents”, have been selected by the eminent critic and editor, William Stanley Braithwaite, for publication in his 1921 “Anthology of Massachusetts Poets”, whilst another notable group has won the supreme distinction of inclusion in Mr. Braithwaite’s authoritative general “Anthology of Magazine Verse” for 1921, to be published in November. We may appreciate the honour thus reflected upon the United when we consider the exclusive standards and classical reputation of the Braithwaite anthologies, as published by Small, Maynard & Co. of Boston. These anthologies, says the New York Times, are “signs of the times and milestones upon the way”. According to the Atlantic Monthly, they “Show the vigorous state of American poetry”. Of Mr. Braithwaite the late William Dean Howells said: “Mr. Braithwaite is a critic very much to our mind, and is the most intelligent historian of contemporary poetry we can think of.” The United indeed has reason to congratulate its poeticla luminar, and indirectly itself, as the first and continued field of Miss Jackson’s efforts.

—H. P. Lovecraft, “New Notes,” United Amateur 21, N. 1 (Sett. 1921) in Collected Essays 1.

 

Ora perché mai Lovecraft avrebbe richiamato l’attenzione delle lodi del critico letterario di colore se era così razzista e disprezzava così tanto tanto Braithwaite? C’è sicuramente qualcosa che non torna e anzi, torna a galla probabilmente la furia per aver perso, a causa di Braithwaite la sua amata nel 1918. Nel saggio Howard  Phillips Lovecraft & Winifred Virginia Jackson è ben evidenziato come quando Lovecraft si sposò con l’immigrata ebrea ucrania Sonia Haft Shafirkin, più nota come Sonia Green, questa affermò di averlo letteralmente “strappato dalle grinfie della Jackson”.

Lovecraft e Sonia


Forse adesso è anche più comprensibile lo sdegno delle vecchie zie di Lovecraft, quando egli si sposò con Sonia in quel di Manhattan. Forse è più chiaro come la società di quell’epoca non apprezzasse quel genere di matrimoni con immigrati (Lovecraft non invitò le zie!) fossero essi di colore, italiani, irlandesi o russi! Possibile non vedere come Lovecraft, nato conservatore, fosse a suo modo e nella sua vita privata un progressista? In fondo sembra che pure la Jackson, la sua prima fiamma, fosse mulatta… ma questo lo analizzeremo meglio sfogliando le pagine del saggio Howard  Phillips Lovecraft & Winifred Virginia Jackson.

Continua...