HALLOWEEN & LOVECRAFT
“Hallowe’en
in a Suburb.”
Poema di 35 rime in 7 stanze; scritto probabilmente all’inzio
del 1926. Pubblicato per la prima volta in National
Amateur (nel marzo del 1926) con il titolo “In a Suburb”; ripubblicato poi
ne The Phantagraph (nel giugno del 1937);
e in Weird Tales (settembre del 1952)
ed è un’evocazione delle meraviglie ed il terrore provocato da Halloween.
“Halloween in a
Suburb”
Nel livido chiarore lunare bianchi svettano i campanili,
gli alberi si ricoprono d’argento e sui comignoli volano i
vampiri.
Le arpie del cielo profondo batton le ali, ridono e scrutano.
Sul morto villaggio sotto la luna mai ha brillato il sole al
tramonto
Emerso dal buio di ere perdute là dove,
da golfi scorrono correnti folli verso abissi di sogno.
Un vento gelido striscia fra i covoni sui campi che brillano
pallidi
e s’aggroviglia attorno alle lapidi splendenti dove i ghoul saziano
la loro fame.
Neppure il soffio degli strani Dèi grigi del mutamento
giunti dal passato a reclamare ciò che gli appartenne
può far passare più in fretta il tempo: un potere spettrale tutto
avvolge,
diffonde il sonno dal suo trono cosmico e libera l’ignoto
senza fine.
Si stiracchiano di nuovo la valle e la pianura
che videro lune dimenticate ormai da tempo,
ebbri danzano i mostri sotto i pallidi raggi,
sorgendo dalle bocche nere delle tombe
per scuotere il mondo
col terrore.
Le cose che il mattino aspro rivela: l’orrore e la peste
Come filari desolati irti di sassi
si aggiungeranno un giorno a tutto il resto
tramando con le ombre maledette.
Che si levi dal buio l’ululato dei lemuri,
che le guglie lebbrose ascendano al cielo…:
chè l’antico e il nuovo insieme son avvolti
e di orrore e morte dipinti.
I Segugi del Tempo sono pronti a dilaniare.
Sono rimerse qualche tempo fa le pagine del dattiloscritto di
H.P. Lovecraft del poema "Hallowe'en In a Suburb" dapprima
provenienti dalla collezione di Robert Barlow, e poi finiti in quella di August
Derleth. Forse proprio le
copie di Lovecraft datate 1925.
RIGUARDO
HALLOWEEN
In “Il Segugio” leggiamo, “il 29 ottobre abbiamo trovato nel
terreno sotto la finestra della biblioteca una serie di orme impossibili da
descrivere."
Lovecraft scrisse davvero molte storie horror ma forse il 31
ottobre del 1922 diede una perla, e la luna non era piena ma gibbosa. Nel 1929
Frank Belknap Long scrisse il suo racconto “L’orrore dalle Colline” basato sul
famoso sogno Romano di Lovecraft che ebbe proprio la notte di Halloween, ed
Halloween viene perfino citato nella lunghissima lettera di Lovecraft come
giorno importante per quanto accadeva nel suo sogno.
Insomma siamo ad Halloween e Lovecraft ben sapeva che alcuni
riti magici si attuano in questa notte perché hanno maggiori possibilità di
riuscita. Lo scrive in “L’Orrore di Dunwich” in cui descrive il vecchio mago Whateley
e Wilbur Whateley celebrare i loro riti di evocazione per Yog-Sothoth sulla
cima di Sentinel Hill nella notte di Halloween.