mercoledì 23 ottobre 2019

GLI ZOMBI DI H.P. LOVECRAFT


L’Estraneo 1921
Herbert West Rianimatore 1921-22
Nella Cripta 1925
Aria Fredda 1926
Il Modello Pickman 1926
La Cosa sulla Soglia 1933

Ci sono cinque storie di H.P. Lovecraft, oltre alla serie Herbert West - Reanimator, che è composta da sei episodi collegati( che possono essere considerate storie zombi. In senso stretto solo le sei storie che compongono il ciclo di Herbert West contengono ciò che potremmo considerare come The Walking Dead al giorno d’oggi. Di sicuro Herbert West ha influenzato lo sviluppo del genere di zombi, ma lo stesso Lovecraft non ne usa mai questo termine. La maggior parte degli altri racconti ha una connessione con le persone che ritornano dalla morte, in un modo o nell'altro, ma in uno o due di essi il legame con gli zombi, ma non con i non morti, è davvero tenue.
Curiosamente tutte queste storie furono scritte tra il 1921-1926, quando Lovecraft stava sviluppando il famoso Ciclo di Cthulhu, anche se il Sognatore di Providence lo chiamava Ciclo di Arkham. In questi racconti, qua e là si accenna proprio ad Arkham e alla biblioteca della Miskatonic University, che saranno sviluppate in seguito in maniera più profonda. L'ultima storia in ordine cronologico, “La Cosa Sulla Soglia”, fu scritta nel 1933 ed è nel classico stile cthuliano se mi passate il termine.



Cominciamo dalla prima in ordine cronologico: L’Estraneo (1921) – una bella storia di un ragazzo che cresce rinchiuso in un castello nel profondo di una foresta. Un giorno sale sulla Torre Nera (chi altro ha usato questa Torre Nera decenni dopo?) e dopo molti pericoli si ritrova nel mondo degli uomini - ma qui c'è anche una creatura orribile, blasfema e una bella, seppure in qualche modo prevedibile, conclusione finale.




Herbert West – Reanimator (1921-22) – La sequenza delle sei storie inizia brillantemente con un racconto terrificante di uno studente di medicina ossessionato dal riportare in vita i morti. Ogni episodio è raccontato dal suo compagno di studi (senza nome) che inizia come assistente disponibile, ma gradualmente diventa più sconvolto dagli esperimenti di West e finisce per temere per la propria vita. Le storie diventano sempre più oscure e raccapriccianti man mano che vanno avanti: sono orrore nel vero senso della parola e molto fantasioso. Ogni storia è isolata, ma c'è anche un filo che le attraversa tutte, e l'orribile finale è gelosamente prefigurato dappertutto. I sei racconti che compongono la serie sono molto particolari, slegate eppure collegate tra loro con un sottile fil-rouge. Scritto negli anni venti dello scorso secolo  è il massimo precursore di quelli che saranno poi i racconti e i film ispirati agli zombi. Fino a quel momento infatti gli zombi venivano raccontati in maniera leggendaria quasi esclusivamente legandoli al voodoo come mezzo per la rianimazione dei corpi; Lovecraft scardina questo cliché letterario, anche se in parte lo aveva già fatto Mary Shelley, seppur il suo Frankestain non può definirsi uno zombi, per proiettare il lettore in un delirio di cadaveri rianimati chimicamente e con la geniale intuizione del: “Più sono freschi, più mantengono la loro umanità.”



Nella Cripta (1925) – Un becchino imbroglione e pigro viene intrappolato in una cripta con le bare che contengono alcuni dei suoi clienti. Una storia di ammonimento che ci ricorda che dovremmo fare il nostro lavoro correttamente: i clienti arrabbiati possono presentare i loro reclami in molti modi ...



Aria Fredda (1926) – il misterioso dottor il dottor Muñoz, vive in un appartamento sempre freddo in quanto è molto malato e l'ambiente deve essere mantenuto a temperature molto basse tramite un sistema di refrigerazione ad ammoniaca. Col passare del tempo la salute del dottore peggiora tanto da costringerlo ad abbassare ulteriormente la temperatura del suo appartamento, mentre il suo aspetto diviene sempre più orribile. Una sera, il protagonista si precipita al piano di sopra a causa della rottura del sistema di refrigerazione dell'appartamento del dottor Muñoz per riparare il macchinario ma, mentre la temperatura della stanza inizia a salire, il dottor Muñoz si chiude in bagno e chiede al protagonista di portargli tutto il ghiaccio che riesce a trovare. Il protagonista affida il compito ad un altro uomo mentre egli inizia la ricerca di un meccanico che riesce a trovare solo all'una del giorno seguente. Arrivato all'appartamento si ritrova dinanzi ad uno spettacolo terrorizzante e ad orribili esalazioni. Entrando nell'appartamento, vede una striscia scura e gelatinosa che si propaga dalla porta del bagno fino all'ingresso e da questo fino ad uno scrittoio dove ritrova un foglio di carta da cui scopre che il dottor Muñoz era morto 18 anni prima e che era ricorso alla conservazione artificiale mediante il freddo.

Disegnato dallo stesso Lovecraft

Modello di Pickman (1926) – Racconto strano, che riguarda un pittore, un artista di nome Richard Upton Pickman, specializzato nel dipingere soggetti fantastici ma di inspiegabile realismo. Pickman raffigura soprattutto spaventosi demoni divoratori di cadaveri nel cimitero di Copp's Hill e in altre zone di Boston. Una notte, dopo che il Pickman invita il narratore nel suo studio, questi scopre l'esistenza di un'oscura minaccia nei sotterranei della vecchia casa di Pickman e il mattino dopo, grazie a una fotografia rimastogli accidentalmente in tasca, scopre il segreto dei terrificanti dipinti. Si tratta della foto di uno dei ‘modelli’ usati da Pickman per dipingere i quadri, facendogli comprendere che quindi quei mostri cannibali non erano frutto della fantasia del pittore ma creature reali.



La Cosa Sulla Soglia (1933) – Il narratore racconta della propria amicizia con Edward Derby, scrittore e appassionato dell'occulto che era innamorato di Asenath Waite figlia del defunto Ephraim Waite, uomo dalla fama sinistra. Quando però Edward e Asenath convolano a nozze cominciano a verificarsi strani eventi e Derby sembra posseduto da una forza esterna e quando, nei momenti di lucidità, visita narratore del racconto, suo caro amico, accenna a culti misteriosi e terrificanti. Poi Asenath scompare e Edward impazzisce. Il narratore lo va a trovare in manicomio dove è stato ricoverato e misteriosamente lo trova rinsavito ma cambiato e, ancora una volta, sotto l'influsso della misteriosa forza esterna. Ma una sera il narratore scopre la verità Asenath era posseduta dallo spirito del padre Ephraim, sopravvissuto alla morte, che stava cercando di impadronirsi del corpo di Edward. Edward per questo aveva ucciso Asenath ma non era riuscito a salvarsi la vita in quanto fu lo stesso posseduto da Ephraim. Nel corpo di Edward Derby quindi c’era Ephraim e in quello di Asenath c’era Edward. La “cosa sulla soglia” incontrata dal narratore è proprio il cadavere di Asenath, posseduto da Edward, prima che il cadavere venga definitivamente disfatto dalla putrefazione. Su richiesta pressante dell'amico, il narratore uccide l'essere malvagio che vive ormai nel corpo di Edward Derby e per questo viene arrestato.