domenica 23 luglio 2023

 

H. W. MUNN & H. P. LOVECRAFT 2

 

 

 

 

Stonehenge Americana


H. P. Lovecraft ha viaggiato molto con amici e colleghi scrittori, nonostante Houellebecq si sia divertito a dipingercelo come un solitario e misogino. Lovecraft non era nessuno dei due, tutt’altro ma purtroppo in Italia, da sempre sottomessa alle influenze d’oltralpe, si è dato molto credito a questa visione estremamente asociale di Lovecraft. Chi lo conosce bene, soprattutto grazie a Joshi che ha avuto il pregio con i suoi libri di sdoganare aspetti fino a quel momento ignorati al di fuori degli Stati Uniti, sa che Lovecraft era un esploratore, un amante del sole e del caldo e, provate a leggere Il Sognatore di Providence & La Poetessa del Maine, anche un tombeur de femmes! Un viaggiatore, voleva andare a l’Avana se non ne eravate a conoscenza troverete tutti i dettagli nelle lettere a Bloch tradotte per la prima volta in “H.P. Lovecraft & Robert Bloch", ennesimo volume de I Miti di Arkham. Esploratore dicevo proprio quando con Munn visitò la Stonehenge in America, Philip Shreffler in The H.P. Lovecraft Companion scrive:

È con Munn che Lovecraft si è recato al sito archeologico di Mystery Hill, nel New Hampshire, dove, secondo lo stesso Munn, Lovecraft ha vagato tra le rovine di pietra discutendo del suo pantheon di divinità senza tempo e di come l'ambientazione monolitica sarebbe stata adatta a loro.

Il sito archeologico costituito da una serie di grandi rocce e strutture in pietra sparse per circa 30 acri (12 ettari) all'interno della contea della città di Salem, nel New Hampshire.

L'analisi al radiocarbonio degli archeologi del carbone sul sito mostra che c'erano esseri umani che occupavano questa zona 4000 anni fa.

Nel 1982, David Stewart-Smith, direttore del restauro a Mystery Hill, ha condotto uno scavo di un megalite trovato in una cava di pietra a nord del sito principale, Lovecraft non poté mai saperlo ma aveva visto giusto ancora una volta.

Ad oggi alcuni ipotizzano anche che la struttura sia un accurato calendario astronomico che può essere utilizzato per prevedere gli eventi lunari e solari nel Nord America. Lovecraft ne fu attratto probabilmente leggendo nel 1907 History of Salem, N.H.:

 

Grotta di Jonathan Pattee. Aveva una casa in questi boschi 70 anni fa. Questo è un luogo selvaggio ma bellissimo, tra ruvidi massi e morbidi pini, su cui si potrebbe intessere il racconto più strano e fantastico. Ci sono diverse grotte ancora intatte, che il proprietario utilizzava a scopo di deposito.

 

Lovecraft, da appassionato dei siti megalitici del New England, visitò Mystery Hill tra il 1928 e forse per tutti gli anni ‘30. Questo sito megalitico viene comunemente indicato come ispirazione per la sua storia “The Dunwich Horror”.

Joshi nella sua Io Sono Providence scrive in merito: “Alcune parti del racconto sono effettivamente prese da quella regione, in particolare la Tana dell'orso, che Lovecraft descrive vividamente in una lettera a Lillian: C'è una profonda gola nella foresta lì; si avvicinò drammaticamente da un sentiero in salita che terminava in un masso spaccato, e contenente una magnifica cascata terrazzata sopra il letto di roccia a strapiombo. Al di sopra del ruscello impetuoso si ergono alti precipizi rocciosi incrostati di strani licheni e alveolari di affascinanti caverne. Di questi ultimi, molti si estendono fino al fianco della collina, anche se troppo angusti per ammettere un essere umano per più di pochi metri. […]E proprio come H. Warner Munn vi portò Lovecraft nel 1928, così circa cinquant'anni dopo vi condusse Donald R. Burleson… Il nome Sentinel Hill è preso da una Sentinel Elm Farm ad Athol. Lovecraft, in altre parole, ha mescolato impressioni topografiche provenienti da vari siti e le ha fuse in un unico luogo immaginario. Per coloro che sono interessati a seguire i dettagli superficiali dei "Miti di Cthulhu", "The Dunwich Horror" offre molti spunti di discussione.”

 


Una visita di Munn

Le lettere di Lovecraft indicano che doveva avere un diario aggiornato degli eventi poiché spesso aggiungeva commenti identici, o addirittura testuali, sulle sue attività quotidiane e sugli eventi importanti della sua vita. Considerando la vasta corrispondenza che ha condotto fin dai suoi primi giorni di scrittura di lettere, deve essere diventato un processo de facto per assicurarsi che coprisse tutti i dettagli pertinenti con i suoi colleghi e fan.

È anche interessante vedere la gerarchia delle sue rivelazioni. Ai fan occasionali, ha rilasciato dettagli molto limitati e ha usato un linguaggio formale. Con le persone che conosceva bene, divenne più intimo e spesso iniziò a chiamarle con soprannomi affettuosi, davvero un solitario e misogino!

 

Proviamo a fare qualche considerazione su questa visita di H. Warner Munn a Providence.

 

Il 31 luglio del 1928 Lovecraft scrive a Wandrei della visita di Munn:

 

Confido che Munn a quest'ora ti abbia cercato. È stato qui ieri, e abbiamo avuto una sessione molto piacevole: è andato alla libreria di Eddy e ha curiosato finché non ha trovato una vecchia storia di Camille Flammarion in alcuni Cosmopolitans del 1893.

Salutami Munn se lo vedi.

 

Ora se si confronta questo testo con quello della lettera scritta il 4 agosto di quello stesso anno a Derleth:

 

Lunedì ho ricevuto una telefonata dal giovane H. Warner Munn di Athol, il nostro collega collaboratore di Weird Tales. Stava attraversando Providence nel corso di un viaggio in auto e si è fermato per la maggior parte della giornata… Per inciso, quando Munn ed io eravamo nella libreria di Eddy lunedì, (questo Eddy è lo zio del C. M. Eddy, Jr che scrive per W.T.). Abbiamo incontrato il venerabile Joseph Lewis French, curatore dell'antologia “Ghosts, Grim and Gentle”. È un vecchio stravagante di 70 anni dalla voce pepata.

 

Si può notare che Lovecraft ormai era intimo con Wandrei, ma stava ancora spiegando il background a Derleth che invece conosceva meno.

 

Continuiamo con la lettera del 31 luglio del 1928 a Wandrei:

 

Nel tardo pomeriggio mi sono impegnato a guidare Munn nel suo viaggio verso New York, e ho viaggiato con lui fino a East Greenwich, tornando indietro con l'omnibus e il filobus.

 

Ora confrontandola con quella del 4 agosto 1928 a Derleth:

 

Nel tardo pomeriggio l'ho pilotato per circa 20 miglia della sua rotta verso New York, lasciandolo nel pittoresco villaggio di East Greenwich e tornando indietro in tram. … A New York cercherà Wandrei (che alloggia a soli 2 isolati dalla mia vecchia casa al 169 di Clinton St., scena di “The Horror at Red Hook”.)

 

Tutto ciò dimostra la cura che Lovecraft aveva nei confronti di ogni corrispondente per far sentire quel corrispondente intimo con lui nella misura consentita dal decoro e dalla familiarità in quel momento. Wandrei aveva familiarità con l'ambiente di Providence, mentre Derleth veniva ancora istruito da Lovecraft. Tuttavia, si può notare facilmente che furono trasmesse a entrambi le stesse informazioni, ma in modi differenti.

Tutto ciò dimostra, tra l’altro, come Lovecraft non fosse minimamente un solitario, come erroneamente propagato da un certo autore francese.

Joshi scrive in proposito sulla sua monumentale biografia Io Sono Providence:

“Il 23 W. Paul Cook, che aveva già fatto due visite alla fattoria degli Orton durante la permanenza di Lovecraft, arrivò con la moglie e vi trascorse la notte; il giorno successivo accompagnò Lovecraft ad Athol per un soggiorno di circa una settimana. Lovecraft non fece nulla di degno di nota lì, tranne acquistare un nuovo abito per $ 17,50, incontrare H. Warner Munn, scrivere alcune lettere in quel di Phillips Park ogni volta che non pioveva e vedere la sua “The Shunned House” stampata presso l'ufficio di Athol. Forse l'unico evento degno di nota del suo viaggio ad Athol si è verificato il 28, quando Munn ha portato Lovecraft in una straordinaria gola della foresta a sud-ovest della città chiamata Tana dell'orso. Ma venerdì 29 giugno, Lovecraft era già passato a un'altra tappa del suo viaggio così particolare come il suo soggiorno nel Vermont; perché Edith Miniter, la dilettante d'altri tempi, quasi pretendeva che Lovecraft le facesse visita a Wilbraham, nel Massachusetts, dove risiedeva con sua cugina, Evanore Beebe.”

Insomma spero capirete perché non sopporto più di sentirlo chiamare “solitario” e misogino!

Scrive ancora Joshi che in quello stesso anno “molti dei suoi amici si recavano a Providence per andarlo a trovare—Morton a metà giugno, Cook e Munn alla fine di giugno, e George Kirk e sua moglie i primi di settembre.”

 

Frequentazioni con Munn.

Lovecraft incontrò sia Cook che Munn ad Athol, e il 17 fecero tutti una breve escursione a Brattleboro, nel Vermont, dove andarono a trovare Arthur Goodenough. Il giorno successivo Munn guidò Lovecraft e Cook a Westminster, che non era cambiata nei trent'anni dall'ultima volta che Lovecraft l'aveva vista (da ragazzo in compagnia di sua madre), poi proseguì per Providence passando per Petersham e Barre. Fu un viaggio fantastico, con dieci stati attraversati più il Distretto di Columbia che e aveva dato a Lovecraft il suo primo fugace assaggio del sud, anche se negli anni successivi avrebbe viaggiato per mesi interi a sud. Come per i suoi viaggi dell'anno precedente, descrisse la sua gita del 1929 in un massiccio diario di viaggio di 18.000 parole intitolato "Viaggi nelle province d'America", che, tuttavia, non fu pubblicato fino al 1995 ed è tutt’ora inedito in Italia. Questo diario di viaggio, titolo originale Travels in the Provinces of America ha sicuramente fatto il giro degli amici e dei corrispondenti di Lovecraft che ne furono entusiasti.

Il 21 aprile Lovecraft andò a Boston, dove incontrò W. Paul Cook e H. Warner Munn.

Intorno al 2 giugno Lovecraft si trasferì a Kingston per andare a trovare Bernard Austin Dwyer per alcuni giorni; i due tarscorsero molto tempo in aperta campagna, che per Lovecraft doveva sicuramente rappresentare un gradito contrasto con la zona metropolitana. Da qui Lovecraft procedette attraverso il Mohawk Trail (dove ora operava il servizio di autobus) fino ad Athol per una visita con W. Paul Cook e H. Warner Munn. A causa del recente crollo di Cook, Lovecraft rimase con Munn in un appartamento di cinque stanze al 451 di Main Street. Hanno visitato la “Tana dell'Orso” e alcuni cimiteri spettrali nelle vicinanze e anche un nuovo sito: Doane's Falls, una spettacolare cascata a nord-est di Athol. Lovecraft riferì che un altro numero del Recluse “era in parte in stampa, anche se sarebbe potuto uscire anche tra un anno” il numero che conteneva “The Strange High House in the Mist” probabilmente legata a questo viaggio. Il ritorno a casa di Lovecraft il 13 o 14 giugno pose fine a un altro soggiorno da record, ma non fu affatto la fine dei suoi viaggi in quell’anno.

 

Munn Lupo Mannaro

Per quanto riguarda la storia di Munn, “Il lupo mannaro di Ponkert”, Lovecraft una volta ha confessato in una lettera a Robert Bloch:

“Ho ricevuto una lettera nell’Eyrie nel 1923 [la lettera era in realtà nel numero di marzo 1924] in cui chiedevo il punto di vista del ghoul o del lupo mannaro, ma nessuno sembrava capire il punto. H. Warner Munn pensava di seguire la mia idea quando scrisse il suo "Lupo mannaro di Ponkert" (raccontato da un uomo che era diventato involontariamente un lupo mannaro e che si rammarica delle sue azioni notturne), ma in realtà ha mancato quasi tutto ciò che intendevo. Le sue simpatie erano ancora con l'umanità, mentre io chiedevo simpatie completamente dissociate dall'umanità e forse violentemente ostili ad essa[1].”

Certo che dal momento che Lovecraft ha stabilito i parametri della storia richiesta, viene da chiedersi perché non l'abbia scritta lui stesso[2]. "The Outsider" è stato il modo in cui Lovecraft si è avvicinato di più a soddisfare quell'idea. È interessante notare che Lovecraft, in quella stessa lettera a Bloch, indicava che la storia di Bloch, “Nocturne Macabre”[3], era la prima storia che aveva letto che si adattava al suo suggerimento. Purtroppo il racconto di Bloch è andato perduto e non sapremo mai cosa intendesse veramente Lovecraft!

O forse sì?

Il racconto “Nocturne Macabre” è discusso nella sua lettera che Lovecraft scrisse il 21 giugno 1933 a Bloch. Sappiamo che il racconto è narrato da un ghoul, un mostro che banchetta con i cadaveri in un cimitero. Ora su consiglio di Lovecraft Bloch inviava i suoi primi racconti anche ad August Derleth e la corrispondenza superstite di Lovecraft e Derleth, raccolta nei due volumi, Essential Solitude: The Letters of H. P. Lovecraft and August Derleth (Hippocampus Press, 2013, a cura di David E. Schultz e S. T. Joshi), ci aiuta a gettare un po’ di luce su questo racconto. Lovecraft informò Derleth il 28 giugno del 1933 con una lettera che Bloch gli era grato per gli utili consigli che lui gli aveva dato. Derleth rispose il 2 luglio dello stesso anno dicendogli che una storia recente di Bloch era troppo derivata dal suo “The Outsider”. Il racconto di Lovecraft “The Outsider” è una storia anch'essa narrata da un ghoul, quindi Derleth molto probabilmente si riferiva a “Nocturne Macabre”.

Il racconto “The Outsider” riguarda un ghoul che soffre di un’amnesia parziale e una delle storie successive di Bloch “The Grinning Ghoul” è sostanzialmente una variazione di questa idea. Ora a differenza della perduta “Nocturne Macabre” in “The Grinning Ghoul” abbiamo un essere umano, uno psichiatra, come narratore quindi Bloch potrebbe aver riscritto “Nocturne Macabre” trasformandolo “The Grinning Ghoul” cambiando anche il narratore in risposta alle critiche costruttive di Derleth. "The Grinning Ghoul" è stato ristampato in Mysteries of the Worm.

C’è anche un altro elemento curioso che tende ad avvalorare questa ipotesi. Ogni attento lettore di Lovecraft e della sua mitologia conosce i vari libri immaginari, per alcuni esistenti veramente, che trattano tradizioni mistiche riguardanti i Miti di Cthulhu. Robert Bloch aggiunse il famossimo De Vermis Mysteriis, ma anche il  Cultes des Goules del conte d'Erlette. August Derleth discendeva da un conte francese fuggito negli Stati Uniti per sfuggire agli eccessi della Rivoluzione francese. L'antenato francese di August ha cambiato il suo cognome da d'Erlette a Derleth. Questo fatto valse a Derleth il soprannome di conte d'Erlette tra i suoi corrispondenti. E guarda caso Bloch fece di un uomo di nome d'Erlette un'autorità sui ghoul forse riferendosi proprio a Derleth e alla sua critica sul racconto “Nocturne Macabre”. In fondo Derleth gli aveva dato buoni consigli sui Ghoul quindi perché non farlo diventare un’autorità in materia e fargli anche scrivere un libro maledetto sui Ghuol?

Cultes des Goules appare in tre racconti dei Miti di Cthulhu scritti da Bloch: “The Grinning Ghoul”, “The Suicide in the Study” e la versione rivista di “The Dark Demon”. Il primo ad essere pubblicato fu “The Suicide in the Study” (Weird Tales, giugno 1935), ma leggendo le lettere di Lovecraft scopriamo che “The Grinning Ghoul” fu il primo ad essere scritto. Quindi è chiaro che Cultes des Goules fu inventato da Bloch proprio in “The Grinning Ghoul” che molto probabilmente era originariamente “Nocturne Macabre”. Da ultimo va detto che Bloch scrisse anche una storia intitolata “Nocturne” che fu pubblicata in un’antologia da Tor nel 1985 a cura di Charles Grant. Non sappiamo quando Bloch la scrisse ma anche in questo caso il narratore non era un ghoul, ma un essere umano con un atteggiamento “insolito” nei confronti dei cadaveri.

Nessuna certezza ma consiglio di leggere entrambi i racconti qui citati e chiaramente Cthulhu & Psycho dove troverete anche tutte le lettere di Lovecraft a Bloch, per la prima volta in italiano!

Bene - ecco un'altra puntata del diario, scritta mentre scendiamo da Athol.

"H. Warner Munn è passato e mi ha dato una copia di The King in Yellow".

Lovecraft inviò questa cartolina in una busta a sua zia Lilian Clark aggiungendo anche “Al sicuro ad Athol dopo un viaggio piovoso ma non spiacevole".

Ci sarebbe molto da aggiungere e non è escluso un seguito.





[1] Lovecraft, H. P., e Robert Bloch. Letters to Robert Bloch and Others, New York, Hippocampus Press, 2015.

[2]  Lovecraft, H. P. “The Eyrie.” Editorial. Weird Tales, marzo 1924.

[3] Storia andata perduta.

martedì 11 luglio 2023

 H. P. LOVECRAFT & R. E. BLOCH

CTHULHU E PSYCHO


Il settimo volume della serie esclusiva "I Miti di Arkham" è un poderoso volume di oltre 600 pagine tutto dedicato al rapporto esistente tra il Sognatore di Providence e il giovane aspirante scrittore Robert Bloch, all'epoca neppure maggiorenne. 

Si tratta di un volume speciale nel quale troverete tutte le lettere scritte da Lovecraft a Bloch finora mai tradotte in italiano. 
Approfondimenti estensivi sul rapporto tra i due autori, viene gettata una forte luce sull'opera di Bloch soprattutto sui suoi contributi ai Miti di Cthulhu, suoi suoi racconti e sulle sue interazioni con Lovecraft.
Un intero capitolo è dedicato a quando i due autori si uccisero l'un l'altro. Un altro alla famosa trilogia che li vide impegnati per almeno un decennio, che viene analizzata nello specifico. approfondimenti anche sui personaggi come Nephrem Ka, o sul Trapezoedro, sul Vampiro Spaziale, sull'Abitatore del Buio e sulla strana figura di Robert Blake.
Si analizzerà anche il caso misterioso del racconto "I Servi di Satana" e di tutti i racconti perduti di Bloch che avevano avuto una profonda riscrittura da parte di Lovecraft.