domenica 1 settembre 2019


LOVECRAFT & LORD DUNSANY


Lord Dunsany fu uno dei più grandi idoli di Lovecraft. Molte delle storie di Lovecraft del suo primo decennio di pubblicazione mostrano l'inconfondibile influenza di questo prolifico scrittore irlandese del primo Novecento. A partire dal 1890, Dunsany scrisse numerosi racconti, romanzi, poesie e saggi, spesso con un tema del mondo fantasy o dei sogni. Lovecraft amava particolarmente una raccolta di storie che Dunsany ha auto-pubblicato nel 1905 intitolato Gli Dei del Pegana (The Gods of Pegana).


La racconta contiene frasi come: “e verso la fine del giorno Yun-Ilara saliva sulla cima della torre e guardava il tramonto lanciando le sue maledizioni contro Mung: ‘O Mung! La cui mano è contro il Sole, i cui uomini aborrono ma adorano perché ti temono, qui parla un uomo che non ti teme. Assassino, signore dell’omicidio e delle cose oscure, aborrite, senza pietà fai il segno di Mung contro di me quando vuoi, ma fin quando le mie labra non si silenzieranno, a causa del segno di Mung, io continuerò a maledire Mung.”
Poi Dunsany modificò il suo stile mentre Lovecraft andò al liceo e ottenne un’educazione composita e sviluppò un maggiore senso critico su come è desiderabile scrivere la weird fiction, e smise di ingoiare lo stile florido di Dunsany.

Col tempo i punti di forza di Lovecraft come scrittore gli permisero di assimilare l'influenza di Dunsany e di superarla. Anche nelle storie dunsaniane di Lovecraft, la prospettiva unica dell'autore e i suoi temi particolari brillano tra le nuvole di prosa travolgente. L'inesperto Lovecraft idolatrò ed emulò i primi lavori di Lord Dunsany ma lo superò e oggi la popolarità di Lovecraft è mondiale mentre Dunsany è un autore poco noto. S.T. Joshi, il più grande studioso vivente di Lovecraft, scrive un’interessante classificazione delle storie Dunsaniane del Sognatore di Providence. E troviamo incluse Polaris (1918), La Nave Bianca (1919), La Ricerca di Iranon (1921), L’Albero (1920), Celephais (1920), e La Ricerca Onirica della Sconosciuta Kadath (1927). Quest’ultima fa parte del ciclo di ‘Randolph Carter’ in quanto il protagonista è sempre Carter-Lovecraft.  Secondo Joshi tra le storie di Randolph Carter stories, solo quella ambientata a Kadath incarna il sentimento Dunsaniano proprio per la mitologia, il mondo fantasy e riferimenti a mitologie Greco-Romane. Anche se personalmente non la escluderei in quanto ha sì, un aspetto onirico sognante simile alla visione estatica, ma è molto ben radicata nel mondo di sogno che aveva inventato Lovecraft che è molto ben al di là di qualsiasi creazione Dunsaniana.
Mentre Polaris e L’Albero sembrano essere le più legate al lord irlandese. La prima è una metafora potente dell’alienazione dell’autore rispetto alla quotidianità e incarna il desiderio di abitare mondi più gloriosi propri delle civiltà antiche. L’Albero rasenta il mito greco o la favola con quel tocco di stranezza, bizzarria che la rende memorabile.



Interessante è La Ricerca di Iranon, Iranon, giovane poeta girovago canta le glorie e le bellezze di Aira, sua città natale, dove vuole tornare. Nel corso del suo lungo viaggio Iranon rimane sempre giovane e si accontenta del poco che la gente gli offre per le sue canzoni. Anche quando riceve dei regali di valore, Iranon non diviene avido di ricchezze materiali e seguita a nutrire il desiderio di ritornare a casa. Dopo anni e anni trascorsi tra città straniere e province sconosciute, il menestrello giunge una sera alla capanna di un vecchio pastore che finalmente gli rivela la verità su lui stesso e su Aira.

Un esempio di una delle ultime storie di Lord Dunsany è How Nuth Would Have Practised His Art Upon The Gnoles, (1912).  Nuth, un famoso ladro, progetta la rapina di alcuni grandi smeraldi dalla casa di alcuni gnoles e finisce col sacrificare il suo giovane apprendista per farlo. La trama traballa ma ciò che rende piacevole la lettura della storia è l'uso sottile e arguto del linguaggio: molto è semplicemente suggerito piuttosto che descritto ed in questo che troviamo soprattutto l’influenza di Dunsany nell’opera del Sognatore di Providence.