LOVECRAFT & LORD DUNSANY
Lord
Dunsany fu uno dei più grandi idoli di Lovecraft. Molte delle storie di
Lovecraft del suo primo decennio di pubblicazione mostrano l'inconfondibile
influenza di questo prolifico scrittore irlandese del primo Novecento. A
partire dal 1890, Dunsany scrisse numerosi racconti, romanzi, poesie e saggi,
spesso con un tema del mondo fantasy o dei sogni. Lovecraft amava
particolarmente una raccolta di storie che Dunsany ha auto-pubblicato nel 1905 intitolato
Gli Dei del Pegana (The Gods of Pegana).
La
racconta contiene frasi come: “e verso la fine del giorno Yun-Ilara saliva
sulla cima della torre e guardava il tramonto lanciando le sue maledizioni
contro Mung: ‘O Mung! La cui mano è contro il Sole, i cui uomini aborrono ma
adorano perché ti temono, qui parla un uomo che non ti teme. Assassino, signore
dell’omicidio e delle cose oscure, aborrite, senza pietà fai il segno di Mung contro
di me quando vuoi, ma fin quando le mie labra non si silenzieranno, a causa del
segno di Mung, io continuerò a maledire Mung.”
Poi
Dunsany modificò il suo stile mentre Lovecraft andò al liceo e ottenne un’educazione
composita e sviluppò un maggiore senso critico su come è desiderabile scrivere la
weird fiction, e smise di ingoiare lo stile florido di Dunsany.
Col
tempo i punti di forza di Lovecraft come scrittore gli permisero di assimilare
l'influenza di Dunsany e di superarla. Anche nelle storie dunsaniane di
Lovecraft, la prospettiva unica dell'autore e i suoi temi particolari brillano tra
le nuvole di prosa travolgente. L'inesperto Lovecraft idolatrò ed emulò i primi
lavori di Lord Dunsany ma lo superò e oggi la popolarità di Lovecraft è
mondiale mentre Dunsany è un autore poco noto. S.T. Joshi, il più grande
studioso vivente di Lovecraft, scrive un’interessante classificazione delle
storie Dunsaniane del Sognatore di Providence. E troviamo incluse Polaris (1918), La Nave Bianca (1919), La
Ricerca di Iranon (1921), L’Albero
(1920), Celephais (1920), e La Ricerca Onirica della Sconosciuta Kadath
(1927). Quest’ultima fa parte del ciclo di ‘Randolph Carter’ in quanto il protagonista
è sempre Carter-Lovecraft. Secondo Joshi
tra le storie di Randolph Carter stories, solo quella ambientata a Kadath
incarna il sentimento Dunsaniano proprio per la mitologia, il mondo fantasy e
riferimenti a mitologie Greco-Romane. Anche se personalmente non la escluderei
in quanto ha sì, un aspetto onirico sognante simile alla visione estatica, ma è
molto ben radicata nel mondo di sogno che aveva inventato Lovecraft che è molto
ben al di là di qualsiasi creazione Dunsaniana.
Mentre
Polaris e L’Albero sembrano essere le più legate al lord irlandese. La prima
è una metafora potente dell’alienazione dell’autore rispetto alla quotidianità
e incarna il desiderio di abitare mondi più gloriosi propri delle civiltà
antiche. L’Albero rasenta il mito
greco o la favola con quel tocco di stranezza, bizzarria che la rende memorabile.
Interessante
è La Ricerca di Iranon, Iranon, giovane
poeta girovago canta le glorie e le bellezze di Aira, sua città natale, dove vuole
tornare. Nel corso del suo lungo viaggio Iranon rimane sempre giovane e si
accontenta del poco che la gente gli offre per le sue canzoni. Anche quando
riceve dei regali di valore, Iranon non diviene avido di ricchezze materiali e
seguita a nutrire il desiderio di ritornare a casa. Dopo anni e anni trascorsi
tra città straniere e province sconosciute, il menestrello giunge una sera alla
capanna di un vecchio pastore che finalmente gli rivela la verità su lui stesso
e su Aira.
Un
esempio di una delle ultime storie di Lord Dunsany è How Nuth Would Have Practised His Art Upon The Gnoles, (1912). Nuth, un famoso ladro, progetta la rapina di
alcuni grandi smeraldi dalla casa di alcuni gnoles e finisce col sacrificare il
suo giovane apprendista per farlo. La trama traballa ma ciò che rende piacevole
la lettura della storia è l'uso sottile e arguto del linguaggio: molto è
semplicemente suggerito piuttosto che descritto ed in questo che troviamo soprattutto
l’influenza di Dunsany nell’opera del Sognatore di Providence.