giovedì 15 agosto 2019

LOVECRAFT &  AQUAMAN 2





Nel canone lovecraftiano creature ed entità aliene abitano gli oceani nascoste, ma sempre osservando ciò che vive in superficie. I greci dicevano che non c'è nulla al mondo più misterioso del mare e Lovecraft sembra sostenere questa nozione. Nelle sue opere, gli oceani sono il nascondiglio di cose veramente terrificanti. La città sepolcrale di R'lyeh, ospita Cthulhu sommerso sotto le onde in un luogo remoto del Sud Pacifico. Ma la cittadella di tanto in tanto, dopo allineamenti stellari, ritorna in superficie. Sappiamo anche che il gentiluomo di Providence si ispirò al polpo e al calamaro, per l'immagine di Cthulhu.
Ma Cthulhu non è l'unico mostro marino nei racconti di Lovecraft.


Nel racconto del 1917 “Dagon” (Dagon) si narrano di terrori sottomarini che abitano i recessi dell'oceano che, venendo in superficie, trascinano con sé una parte dei misteri del profondo. Il mostro del titolo è un abominio venerato da civiltà ancestrali, un tipico mostro marino che governava i mari, considerato un Dio.



Il racconto “Il Tempio” (The Temple) del 1920 è un'altra opera di Lovecraft che menziona le creature dell'abisso. In questo caso, una città in rovina nelle profondità, il cui semplice sguardo in un'esplorazione con la batisfera provoca follia e terrore.


In “L'orrore di Martins Beach”, ( The Horror at Martin's Beach) 1922 scritto a quattro mani con la futura moglie (l’ebrea russa Sonja Simonovna Šafirkin), Lovecraft esplora ancora una volta il tema dei Mostri Marini, questa volta in versione di colossali serpenti leggendari. Una mostruosità così grande che solo i mari potevano coprire.


Per non parlare del già accennato “L’Ombra di Innsmouth” (The Shadow of Innsmouth) del 1936 una delle opere più note di Lovecraft che tratta dell'orrore che viene dal mare. Il racconto non contiene solo una creatura, un mostro o una leggenda, ma un'intera specie di orribili creature marine, gli Abitatori del Profondo. Questi esseri mezzo uomo e mezzo di pesce che a volte vengono in superficie per incrociarsi con la razza umana, generando ibridi. Questi ibridi sono gli abitanti deformi del villaggio di pescatori di Innsmouth. Stabiliscono una collusione con la razza sottomarina e pianificano il ritorno degli antichi dei. La minaccia è così grande che richiede l'intervento del governo americano che svolge un'operazione militare segreta nel villaggio. Quindi i sottomarini silurano una città sommersa, un po’ come avviene in Aquaman, e presumibilmente fanno sparire l'ombra del titolo del racconto, o no?








Come detto più tardi nel film Black Manta cita addirittura “Il Richiamo di Cthulhu” affermando: “Chi può sapere come andrà a finire? Ciò che è risorto può sprofondare, ciò che è sommerso può riemergere. L'incubo aspetta e sogna nel profondo, la corruzione si diffonde nelle vacillanti città degli uomini.”


Gran parte del film vede Aquaman e Mera alla ricerca del leggendario Tridente di Atlan, la leggendaria arma del re atlantideo che si è messo in un esilio autoimposto dopo aver accidentalmente affondato per sempre il suo regno prospero sotto le onde. Questo porta il duo a esplorare le rovine dell'età d'oro di Atlantide e li mette in rotta di collisione con un'altra civiltà dimenticata più in linea con lo sfondo horror di Lovecraft, i terribili Trench. Creature che provengono da una parte dimenticata dell'oceano in cui nemmeno gli Atlantide osano avventurarsi. E questi assomigliano in maniera impressionante agli Abitatori del Profondo di Lovecraft. quando i due riescono a sfuggire a questi ultimi si trovano faccia a faccia con un antico leviatano che custodisce il tridente. Il mostro sottomarino sembra uno dei Grandi Antichi delle storie di Lovecraft, una creatura indescrivibile che attende da eoni (ulteriore citazione di HPL) nelle profondità.



Ma allora perché abbiamo accennato che qui si ammicca più al racconto “L’Orrore di Dunwich”, che “L’Ombra su Innsmouth”? Perché il libro di Lovecraft sotto la sfera nel film riguarda Dunwich e non Innsmouth?
Innanzitutto dobbiamo ricordare che “L’Orrore di Dunwich” inizia con la nascita di Wilbur Whateley, il figlio di Lavinia Whateley, figlia a sua volta del Vecchio Whateley. La famiglia Whateley è da sempre stanziata a Dunwich, e il Vecchio Whateley era noto per essere appassionato di antiche tradizioni, talmente tanto che alcuni cittadini lo indicavano come mago. Quando Lavinia diede alla luce Wilbur, fu una sorpresa per la città, poiché Lavinia non aveva un marito conosciuto e non sembrava avere alcun pretendente. Una settimana dopo la sua nascita, il Vecchio Whateley accennò che se i cittadini avessero saputo del padre di Wilbur, avrebbero detto che non gli somigliava affatto, e che un giorno un figlio di Lavinia avrebbe urlato il nome di suo padre dalla cima di Sentinel Hill.
Wilbur, la cui mente e il cui corpo sembrano essere di un'età più avanzata di quanto non sia in realtà, studia la tradizione magica sotto la tutela del Vecchio Whateley. Lo scopo della sua educazione sembra essere quello di “aprire le porte a Yog-Sothoth ...”. Yog-Sothoth, una sorta di entità cosmica che non piò accedere fisicamente nel nostro universo. Mentre Wilbur è educato in queste questioni oscure, il Vecchio Whateley continua ad acquistare sempre più bestiame, anche se il numero alla fattoria non sembra mai aumentare. Inoltre continua a costruire un fienile sempre più grande, anche se nessuno sa cosa c'è dentro.
Una volta grande Wilbur visita l'Università Miskatonic di Arkham per procurarsi una copia del Necronomicon. Quando il capo bibliotecario, Henry Armitage, si rende conto che Wilbur vuole fare, e cioè di evocare Yog-Sothoth, si rifiuta di dargliela. Questo costringe Wilbur a tentare di rubarla dalla biblioteca, ma un cane da guardia lo attacca e lo uccide. Il cadavere di Wilbur viene descritto come una cosa contorta appena umana prima che si sciolga in una pozzanghera di icore.
Il mese successivo un enorme mostro invisibile distrugge Dunwich, ma viene infine fermato da Armitage e dai suoi compagni grazie a una polvere che rivela brevemente la vera forma del mostro e a un incantesimo.

Che cosa significa tutto questo in relazione al film Aquaman?
Bene, è implicito nella storia che Lavinia Whateley è stata usata dal Vecchio Whateley per dare alla luce la prole di Yog-Sothoth attraverso un rituale oscuro. Tuttavia, diede alla luce due gemelli, con Wilbur che aveva più umanità rispetto alla natura aliena di Yog-Sothoth, mentre il mostro aveva una natura più alinea rispetto a quella umana. Lo scopo era quello che sia l’uno che l’altro potessero richiamare Yog-Sothoth nel nostro universo. Quando Wilbur morì nel tentativo, il suo mostruoso fratello si sostituì a lui, ma fortunosamente fu sconfitto da Armitage.

Quindi ecco due sottili cose in comune tra “L’Orrore di Dunwich” e il film Aquaman. La prima, e di gran lunga la meno importante, è che entrambi narrano di una coppia di fratelli: Arthur e Orim in “Aquaman” e Wilbur e il mostro in “L’Orrore di Dunwich”. La seconda, e la più rilevante, credo - è che entrambe siano anche storie di ibridi nati per fungere da ponte tra due mondi. In “L’Orrore di Dunwich” questo tema è sviluppato attraverso l'horror; mentre in Aquaman, con l’eroismo.



Sul web sin da quando il fumetto Aquaman è stato creato subito fu evidente la relazione tra quelle pagine e l'universo di Lovecraft. Sono anni che si discute se Aquaman sia in grado di controllare Cthulhu, la divinità oscura inventata da Lovecraft nel 1926. Ma, per chi lo avesse dimenticato, Cthulhu non è una creatura acquatica, nonostante la testa di polpo e i tentacoli. (Lovecraft disegnò il mostro una volta e lo disegnò così:





Veniva dalle stelle e non era fatto di materia terrena. Nella sua prima apparizione, “Il Richiamo di Cthulhu”, si afferma che quando la sua città R'lyeh affondò sotto l'oceano, non fu più in grado di influenzare gli uomini con la comunicazione telepatica, perché qualcosa sull'oceano interrompeva tutte quelle trasmissioni. Sicuramente se fosse un essere eminentemente acquatico, i suoi poteri non sarebbero influenzati negativamente dall'acqua di mare. Dopo la morte di Lovecraft, August Derleth trasformò Cthulhu in una sorta di elementale di acqua. Quindi, se Aquaman è ispirato a una storia di Derleth, sì, lui può controllare Cthulhu. Se per qualche caso invece è legato all'originale di Lovecraft, allora il povero Aquaman non è altro che un'altra sardina che il Vecchio Cthulhu deve ingoiare.