domenica 28 aprile 2019

LOVECRAFT & IL TRONO DI SPADE







George R. R. Martin e il suo Trono di Spade, serie televisiva della HBO, in onda sulle tv satellitari, tratta dai suoi numerosi romanzi, deve qualcosa a H.P. Lovecraft? 
Leggendo attentamente i libri e guardando la serie tv (che ha subito molti tagli nella sua trasposizione televisiva) pare proprio che George R. R. Martin possa essere annoverato tra gli epigoni del Sognatore di Providence o almeno tra i suoi più accaniti estimatori visto che tracce di Lovecraft sono rintracciabili in gran quantità nelle sue produzioni. Il Trono di Spade, Game of Thrones, chiamato anche Una Canzone del ghiaccio e del fuoco o ASOIAF e le altre opere di Martin ne sono in effetti intrise, ma prima di lanciarci in interpretazioni di sorta proviamo ad elencare i riferimenti più evidenti che Martin ha preso da Lovecraft di cui era grande estimatore:

LENG (Isola) è decisamente ispirata al mondo di Lovecraft e nello specifico al Plateau of Leng (menzionato in vari racconti dal Sognatore di Providence tra cui “Il Segugio”.
Martin ci fa sapere che Leng si trova nel mare di giada al largo delle coste di Essos. A oriente di Leng ci sono le Terre delle Ombre (Shadow Lands). 
Curioso il riferimento che Martin fa attraverso il Comprendio di Giada, uno dei libri che Samwell Tarly recupera su richiesta di Maestro Aemon nella biblioteca di Castello Nero insieme a Stirpe di drago e a un altro testo sui Targaryen. Mentre si dirige verso l'armeria, Samwell fa cadere inavvertitamente i libri nel tentativo di afferrare Gilly per un braccio: il Comprendio di Giada non viene danneggiato, mentre Stirpe di drago cadendo si rovina parzialmente con il fango. E nel capitolo terzo di “La Danza dei Draghi” di MArtin troviamo: “Lord Snow, ho lasciato un libro per te nel mio alloggio: Il compendio di Giada. È stato scritto da Colloquo Votar, un avventuriero della città libera di Volantis che viaggiò in Oriente, visitando tutte le isole del mare di Giada. C'è un passaggio che potrebbe interessarti. Ho detto a Clydas di evidenziarlo. La conoscenza è un'arma, Jon. Munisciti bene prima di andare in battaglia.”
E proprio secondo il Compendio di Giada[1], i Grandi Antichi che vivono nei cunicoli sotto l’isola manovrano l’imperatrice di Leng affinchè uccida tutti i mercanti stranieri almeno in un paio di occasioni. In seguito Jar Har, il sesto imperatore del mare verde di Yi Ti, dopo la conquista di Leng ha fatto sigillare le entrate alla città sotterranea e ha ordinato che venissero dimenticate. I massacri cessarono. Sì, Martin ha proprio scritto Grandi Antichi!



SARNATH (città) è citata da Martin nella sua saga ed è decisamente ispirata dalla Lovecraftiana “Sarnath” che fa la sua apparizione nel racconto “La Rovina che colse Sarnath”. Entrambe le città vengono distrutte e desolate ed entrambe, sia quella di Lovecraft che di Martin, un tempo erano note per i magnificenti palazzi. Le rovine di Sarnath sono state rinominate Vaes Khewo, che significa “La città dei Vermi” dai Dothraki. Anche qui la città dei vermi fa venire in mente i Miti di Cthulhu.




IB (isola) nel mondo di Martin sembra derivare da “Ib” del racconto  “La Rovina che colse Sarnath” nella quale è una città aliena che fu distrutta da Sarnath e che è l’origine della sua maledizione.

K'DATH nel 'martiniano' Grey Waste, desolazione grigia, è davvero troppo simile a “Kadath in the Cold Waste”, presente in molte opere di Lovecraft sopratutto in “La Ricerca onirica della Sconosciuta Kadath”. Gli abitanti di K'Dath sostengono che la città è la prima e la più antica del mondo. Si dice che K'Dath sia il luogo di riti indicibili compiuti per placare la fame di divinità folli e che persino gli Shryke che abitano nelle terre a sud della città la temano. K'Dath appare in Le terre del ghiaccio e del fuoco e Un mondo di ghiaccio e fuoco appendici ai libri e al mondo inventato da Martin. Evidente il riferimento di George R. R. Martin a Kadath, terribile luogo presente nelle opere di H. P. Lovecraft. 

LA CHIESA/CULTO DI STARRY WISDOM (Saggezza Stellare) si riferisce ancora una volta alla Chiesa/ Culto di Starry Wisdom presente nel racconto di Lovecraft “L’abitatore del Buio” che adora Nyarlathotep. Nyarlathotep che apre a sua volta una questione molto complessa, entrando in gioco anche il Dio dai Mille Volti de “Il Trono di Spade” ma questo lo vedremo nel prossimo post.









[1] Il così detto Compendio di Giada è una raccolta di leggende e di storie di Essos. Scritto da Colloquo Votar, che viaggiò nel Mare di Giada. Il banchetto dei corvi, Capitolo 5, Samwell. La danza dei draghi, Capitolo 7, Jon. La danza dei draghi, Capitolo 10, Jon.