MAPPA DI ARKHAM
A quell'epoca le visite di Edward si fecero più frequenti, le sue allusioni
più chiare e concrete. Racconti incredibili anche per un posto antico
come Arkham, con una secolare tradizione di infestazioni e stregonerie: resoconti di oscuri riti e cupe esperienze.
—La Cosa sulla Soglia
Quale è il Sacro Graal
dell’opera di H. P. Lovecraft? Le risposte potrebbero essere molteplici, in
quanto molteplici sono gli scrigni e le rarità insite nei suoi racconti. Alcune
sono andate irrimediabilmente perdute, altre per fortuna ci sono giunte quasi
intonse. L’opera del Sognatore di Providence è pregna di rarità e una di queste
si trova ben conservata alla Brown University Library di Providence, dove un
foglio manoscritto ha in sé qualcosa di magico: la mappa, disegnata a mano
dallo stesso Lovecraft, delle parti principali della sua favolosa e
terrificante Arkham. “Map of
the Principal Parts of Arkham, Massachusetts” (Box: 24, accession no: A54798
[45]).
La biblioteca ci informa che è
stata redatta da Howard Phillips Lovecraft nei primi mesi del 1934 e che in una
lettera a D. Wandrei del 28 marzo 1934 Lovecraft scrisse: «ultimamente ho
realizzato una mappa di Arkham, così i riferimenti per le mie storie future saranno
più precisi». La mappa fu pubblicata per la prima volta con il nome di “Map of
Arkham” nella rivista The Acolyte, 1,
No. 1 (inverno 1942).
Arkham sembra basata su Salem, vista la sua reputazione
occulta. August Derleth, che ebbe l’unico merito di tramandare l’opera di
Lovecraft, ma che è bene ribadirlo non lo conobbe mai di persona, scrisse: «Arkham...
è il famoso e ben noto nome inventato da Lovecraft per la leggendaria Salem,
nel Massachusetts, che ha usato nella sua straordinaria narrativa».
A dire la verità, leggendo le lettere e l’intero corpus di
Lovecraft appare che Arkham fosse basata più su Danvers che su Salem, in quanto
il Sognatore di Providence ben sapeva che i processi alle streghe furono fatti
per quello che accadde a Danvers Village, quindi è probabile che Arkham fosse stata
ispirata da Danvers.
Arkham la troviamo citata in tredici racconti:
“L’Immagine nella casa” (scritto nel 1920)
“Herbert West—Reanimator”
(scritto tra 1921–22);
“L’Innominabile” (scritto nel 1923)
“La Chiave d’Argento” (scritto nel 1926)
“Il Colore venuto dallo spazio” (scritto nel 1927)
“L’Orrore di Dunwich” (scritto nel 1928)
“Colui che sussurrava nelle tenebre” (scritto nel 1930);
“Alle Montagne della Follia” (scritto nel 1931) Una delle
navi si chiama Arkham
“La Maschera di Innsmouth” (scritto nel 1931)
“I Sogni nella casa della strega” (scritto nel 1932)
“Attraverso i cancelli della Chiave d’Argento” (scritto nel 1932–1933)
“La Cosa sulla soglia” (scritto nel 1933)
“L’ombra venuta dal tempo” (scritto tra 1934–1935)
Arkham è citata in tredici racconti, numero curioso ed
esotericamente valente. Molto potrebbe dirsi su questa cittadina inventata, ma
qui non ne abbiamo lo spazio, per ora ci sovviene un dubbio.
Sulla mappa tracciata da Lovecraft la via in basso e Lich St,
o Ligh St?
Potrebbe essere Light St.?
Molte vecchie città avevano una strada con questo nome, un
po’ come via Roma in Italia. Ma è anche vero che potrebbe proprio essere Lich
street in quanto Lich è un termine oscuro che appartiene al mondo dei morti e
che Lovecraft conosceva bene. Forse uno dei tanti giochi di parole di Lovecraft
usare Lich al posto di Light. Curiosamente sulla mappa di Lovecraft di Arkham
map, Lich St. corre lungo il cimitero di Parsonage St. fino a Peabody Ave.
Si sembra proprio un gioco di parole del Sognatore di Providence.