mercoledì 2 aprile 2025

 L'Ombra del Disco Genetico su Innsmouth



Il Disco Genetico è un artefatto controverso, e la sua interpretazione non è affatto semplice. Tuttavia, basandoci sulle immagini e sulle descrizioni disponibili, possiamo tentare di tracciare una possibile linea evolutiva suggerita dalle incisioni e ipotizzare un’origine che si intreccia con i temi del mito lovecraftiano. Il suo mistero, infatti, richiama l’atmosfera cupa e inquietante di Innsmouth, la cittadina maledetta narrata da H.P. Lovecraft nell'omonimo racconto.

Cosa accadrebbe se il Disco Genetico fosse la testimonianza di un’ibridazione tra l’essere umano e creature non terrestri o non del tutto umane? Se le incisioni rappresentassero non un'evoluzione naturale, ma l’intervento di entità esterne che hanno alterato il corso della biologia umana?

Dai rilievi incisi sulla superficie del disco, sembra emergere una progressione evolutiva. Tuttavia, se la osserviamo attraverso la lente del mito di Lovecraft, potremmo scorgere un significato ben più inquietante.

Le creature simili ad anfibi rappresentate sul disco potrebbero ricollegarsi agli Abitatori del Profondo, esseri semi-acquatici che nei racconti lovecraftiani si accoppiano con gli umani dando vita a ibridi grotteschi. 

A Innsmouth, la popolazione locale ha accettato di mescolarsi con queste entità in cambio di ricchezze e vita eterna nelle profondità oceaniche. Il Disco Genetico potrebbe documentare questo processo o un processo simile? Una progressione evolutiva che non è stata naturale, ma guidata da una forza aliena, o meglio anfibia?



Fase embrionale e sviluppo fetale: La manipolazione della razza umana

Le incisioni raffiguranti spermatozoi, ovuli e fasi di crescita fetale suggeriscono una conoscenza sorprendente della genetica. Se consideriamo il mito di Innsmouth, potremmo ipotizzare che il disco sia una sorta di testimonianza lasciata da coloro che hanno subito l’ibridazione con gli Abitatori del Profondo. Il progressivo cambiamento fisico delle persone di Innsmouth – che le conduce, con l’età, a trasformarsi completamente in creature marine – potrebbe essere rappresentato proprio in queste incisioni?

Transizione verso l'umanoide: L’orrore della mutazione

Alcune figure incise sul disco sembrano umanoidi, ma non del tutto. Questa sezione potrebbe rappresentare esseri in fase di transizione, individui che hanno subito mutazioni o che appartengono a una razza intermedia tra l’uomo e qualcos’altro? Nella mitologia lovecraftiana, gli ibridi di Innsmouth sembrano normali esseri umani fino a una certa età, per poi manifestare caratteristiche anfibie: occhi sporgenti, pelle squamosa, arti deformati.

Il Disco Genetico potrebbe essere una mappa di questo processo, una registrazione della progressiva fusione tra due specie diverse. Se fosse davvero un manufatto antico, potrebbe dimostrare che l’ibridazione tra esseri umani e creature non terrestri è avvenuta più volte nel corso della storia.

Le figure maschili e femminili incise nel disco potrebbero simboleggiare il punto finale dell’evoluzione o un bivio: alcuni esseri umani hanno mantenuto la loro forma originale, mentre altri sono stati alterati da un influsso esterno. Questo richiama le due possibilità offerte agli abitanti di Innsmouth: vivere come esseri umani fino a una certa età e poi trasformarsi completamente, o accettare subito il proprio destino e unirsi alle profondità marine.

Se il Disco Genetico è autentico, potrebbe contenere perfino un messaggio: l’umanità non è sola nella sua evoluzione, e forze sconosciute hanno sempre giocato un ruolo nella sua trasformazione.

Per quanto ne sappiamo Lovecraft non conosceva l'esistenza di questo artefatto, o forse sì? Come che siano andate le cose sono tre le possibili spiegazioni che potrebbero contestualizzare l’origine del Disco Genetico nell’ottica del mito di Lovecraft:

Una testimonianza di un’antica civiltà legata agli Abitatori del Profondo. Se il disco è autentico e vecchio di millenni, potrebbe essere stato creato da una cultura che aveva contatti con queste creature, proprio come la popolazione di Innsmouth. Le incisioni potrebbero rappresentare il processo con cui gli umani sono stati geneticamente modificati attraverso le generazioni.

Un manufatto lasciato da esseri non terrestri. Nel racconto di Lovecraft, gli Abitatori del Profondo provengono da un altro mondo o da epoche lontane, e l’umanità non è altro che un esperimento o un semplice strumento nei loro piani. Se il disco fosse un artefatto alieno, potrebbe essere stato lasciato sulla Terra per documentare le fasi di un piano più grande: il lento e inesorabile mescolarsi della razza umana con qualcosa di completamente altro.

Un avvertimento dimenticato. Se accettiamo l’idea che il disco sia stato creato da una civiltà antica, potremmo immaginare che sia stato concepito per avvertire le generazioni future di un pericolo imminente: una razza superiore che modifica gli esseri umani secondo i propri scopi. Forse l’antico popolo che ha realizzato il disco ha combattuto contro questa influenza, ha cercato di resistere, e ha lasciato un monito per coloro che sarebbero venuti dopo.

Per concludere il Disco Genetico potrebbe essere molto più di un semplice oggetto misterioso. Se esaminato attraverso il filtro delle storie di Lovecraft diventa testimone  della fragilità dell’umanità di fronte a forze oscure e ignote.

Forse, come gli studiosi e gli investigatori nei racconti di Lovecraft, stiamo cercando risposte a un enigma che non dovremmo nemmeno tentare di comprendere. Il Disco Genetico potrebbe essere un indizio di una verità troppo grande e spaventosa per essere accettata: che non siamo i veri padroni della nostra evoluzione e che le nostre radici affondano in qualcosa di molto più antico e alieno.

E se gli incubi di Innsmouth non fossero solo storie di fantasia, ma frammenti di un’antica verità che la storia ufficiale ha cercato di dimenticare?

Forse, un giorno, ci renderemo conto che l’evoluzione umana non è stata un percorso naturale, ma il risultato di un intervento esterno. E a quel punto, non potremo più tornare indietro. Lovecraft ha cercato di dircelo o ha solo incanalato una delle più grandi paure dell'Umanità?

sabato 18 gennaio 2025

LYNCH & LOVECRAFT 










Esistono delle correlazioni tra David Lynch e H. P. Lovecraft?
Lovecraft raramente descrive dettagliatamente le sue creature, lasciando ampi spazi all’immaginazione del lettore. Questa tecnica aumenta il senso di terrore, poiché ciò che non è visto è più inquietante di ciò che è esplicitamente mostrato. Lynch segue un principio simile, preferendo suggerire piuttosto che rivelare. Un esempio lampante è la misteriosa figura dell’uomo dietro il diner in Mulholland Drive, che appare brevemente ma lascia un’impressione indelebile per il suo carattere inesplicabile e improvviso.




Personaggi come il Gigante o la Signora del Ceppo in Twin Peaks svolgono un ruolo profetico, offrendo visioni o indizi criptici che guidano i protagonisti. Questo ricorda figure lovecraftiane come gli abitanti dei sogni in The Dream-Quest of Unknown Kadath, che appaiono al protagonista Randolph Carter per indicargli la strada.
Questi profeti non forniscono risposte dirette ma frammenti di conoscenza, che spingono i protagonisti a intraprendere un viaggio sia fisico che mentale verso l’ignoto.
Il discorso sarebbe troppo lungo e ci porterebbe troppo lontano qui basti accennare a uno dei tanti capolavori di Lynch: Twin Peaks.

Dale Cooper, l'agente dell'FBI protagonista di Twin Peaks, può essere considerato una versione moderna dell’investigatore lovecraftiano, un personaggio che cerca razionalmente di decifrare l’irrazionale. Come i personaggi  di Lovecraft Cooper si avventura in territori sconosciuti, dove le sue capacità analitiche si dimostrano insufficienti di fronte al soprannaturale.
Un esempio diretto è la Loggia Nera, un luogo che sfida le leggi della logica e del tempo, simile agli spazi dimensionali di Lovecraft, come il plateau di Leng o le terre dei sogni di The Dream-Quest of Unknown Kadath. Cooper affronta visioni oniriche e paradossi temporali con un misto di curiosità e vulnerabilità, analogamente a Randolph Carter, il protagonista di molti racconti lovecraftiani, che esplora l’ignoto con un senso di meraviglia misto a terrore.

Ed è errato sostenere che Bob, l’entità maligna che manipola e possiede gli abitanti di Twin Peaks, ha molte affinità con Nyarlathotep, uno degli dèi esterni di Lovecraft? In fondo entrambi rappresentano un male attivo e personale, in contrasto con altre entità più passive o indifferenti (come Cthulhu). Bob e Nyarlathotep condividono una capacità di corrompere e distruggere gli esseri umani dall'interno, usando l'inganno e l'influenza psicologica.
Nyarlathotep è descritto come un "messaggero" degli dèi, in grado di assumere molte forme per interagire con gli uomini. Bob, allo stesso modo, agisce come un'entità malevola che utilizza ospiti umani (come Leland Palmer) per perpetrare i suoi crimini. In entrambi i casi, il male non è solo fisico ma anche morale, capace di annientare la volontà e l'identità di chi ne cade preda.


La Loggia Nera è uno degli elementi più lovecraftiani di Twin Peaks. È una dimensione separata dalla realtà, popolata da esseri enigmatici come il Gigante, il Nano (Man from Another Place) e Bob. Questa descrizione ricorda i Grandi Antichi e gli dèi esterni di Lovecraft, che abitano dimensioni oltre lo spazio e il tempo e la cui esistenza influisce sulle vicende umane.
Come i Grandi Antichi, gli abitanti della Loggia Nera non sono pienamente comprensibili; parlano in enigmi e si manifestano in forme che sfidano la logica. La loro influenza sul mondo materiale, come il controllo su Leland Palmer o l’assassinio di Laura Palmer, richiama l’impatto devastante che entità come Cthulhu o Azathoth hanno sul nostro piano di realtà.


Leland Palmer, padre di Laura e principale assassino della serie, è posseduto da Bob, che sfrutta il suo corpo per perpetrare atrocità. Questo processo di possessione evoca la corruzione fisica e mentale che colpisce molti personaggi lovecraftiani.
Fateci caso, in L'Ombra su Innsmouth, gli abitanti della cittadina subiscono una trasformazione fisica e spirituale a causa della loro alleanza con gli abitatori del profondo, perdendo progressivamente la loro umanità. Allo stesso modo, Leland sembra progressivamente perdere il controllo sulla propria identità, fino a diventare un mero strumento di Bob. In entrambi i casi, l’idea di perdere sé stessi di fronte a un’entità superiore è al centro dell’orrore.


E che dire di Gordon Cole, il capo dell’FBI interpretato da Lynch stesso, può essere paragonato ai saggi e agli esperti del mondo lovecraftiano, come il professor Armitage in L'Orrore di Dunwich. Entrambi sono personaggi che possiedono una conoscenza superiore delle forze oscure e cercano di guidare i protagonisti verso una comprensione più profonda di ciò che stanno affrontando.
Come Armitage, Gordon Cole non è un uomo d’azione ma una figura che fornisce contesto e guida, aiutando gli altri a mettere insieme i pezzi di un puzzle che trascende la comprensione ordinaria.

Voglio concludere con Laura Palmer che è il centro emotivo e narrativo di Twin Peaks, il cui tragico destino funge da catalizzatore per gli eventi della serie. La sua figura richiama molti protagonisti lovecraftiani che, come lei, si trovano intrappolati in un destino di decadenza e sacrificio di fronte a forze più grandi di loro.
Laura, come Wilbur Whateley in L'Orrore di Dunwich Charles Dexter Ward in Il Caso di Charles Dexter Ward, è un personaggio la cui connessione con il sovrannaturale la rende vulnerabile. Tuttavia, la sua sofferenza non è vana: il suo sacrificio è una chiave per comprendere e, in parte, contrastare il male che affligge Twin Peaks. Laura rappresenta l’umano che sfiora l’infinito e ne paga il prezzo.